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Regione, presidenza del consiglio: Sospiri eletto alla quarta votazione

Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, è stato confermato alla presidenza del consiglio regionale abruzzese.

Ci sono volute quattro votazioni per eleggere con i soli voti della maggioranza di centrodestra che alle elezioni del 10 marzo ha conquistato lo storico bis: 17 i voti favorevoli e 13 le schede bianche delle opposizioni del campo largo che con il leader e candidato alla presidenza hanno declinato l’invito del presidente, Marco Marsilio, a convergere solo alla quarta votazione su Sospiri.

Per la prima volta nella storia della regione il presidente dell’assemblea non viene votato al primo scrutinio quando servono 21 voti per eleggerlo.

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha avviato i lavori della XII Legislatura di Regione Abruzzo. La seduta di insediamento di questa mattina, durata circa tre ore, ha portato all’elezione dell’Ufficio di Presidenza. Il Presidente del Consiglio è Lorenzo Sospiri (FI), eletto alla quarta votazione con 17 voti delle forze di maggioranza, mentre le opposizioni hanno votato scheda bianca, non accogliendo l’indicazione di unità arrivata dal Presidente della Giunta, Marco Marsilio. Accordo, invece, per gli altri membri: i Vicepresidenti sono Antonio Blasioli (PD) e Marianna Scoccia (Noi Moderati), i Consiglieri Segretari, Luca De Renzis (FdI) ed Erika Alessandrini (M5S).

Sospiri, nel suo discorso, ricorda i cinque anni della precedente legislatura durante i quali ha ricoperto il medesimo ruolo alla guida dell’Assemblea e anticipa le sfide future. “Abbiamo fatto tanto, ma tanto abbiamo ancora da fare, da progettare, da realizzare. – ha detto – Dobbiamo portare a termine i cantieri nei distretti sanitari, negli ospedali che rivestono un ruolo strategico fondamentale nelle loro specializzazioni. Abbiamo dinanzi a noi la grande sfida dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione che cuberanno 1miliardo 257milioni di euro in opere spalmate su tutto l’Abruzzo: l’allungamento della pista dell’aeroporto d’Abruzzo, la rimessa in funzione delle piscine termali di Caramanico, gli interventi sulla viabilità con la messa in sicurezza delle nostre strade, le opere sugli impianti di depurazione a livello regionale, sugli impianti di risalita, gli investimenti sui nostri borghi, sulla Protezione civile”.

“Il centrodestra ha deciso  di non condividere in alcun modo con l’opposizione la scelta del nome relativo al Presidente del Consiglio regionale. Eppure questo è un ruolo che dovrebbe rappresentare pienamente l’aula del Consiglio e la sua pluralità.  L’opposizione ha appreso, solo al momento del voto, un’indicazione non più discutibile del Candidato della maggioranza. Un metodo che non condividiamo in quanto riferito alla scelta di un ruolo istituzionale rappresentativo di tutta l’Assemblea legislativa. Per questo abbiamo votato scheda bianca in tutte le fasi di voto, al fine di rimarcare l’importanza del coinvolgimento dell’intero Consiglio regionale su decisioni così importanti per lo svolgimento dei lavori.
Auspichiamo che in questa XII legislatura si possa lavorare al meglio per il bene della Regione Abruzzo, per questo condurremo un’opposizione costruttiva, ma ferma nel rispetto della pluralità e della democrazia, sempre avendo come punto fermo il bene dei cittadini” ad affermarlo è il Consigliere regionale Luciano D’Amico, che continua “Auguro buon lavoro al consigliere Antonio Blasioli, eletto in quota opposizione per il ruolo di Vicepresidente del Consiglio regionale, e alla Consigliera Erika Alessandrini per l’elezione a Consigliere Segretario dell’ufficio di Presidenza. In questi due importanti ruoli l’opposizione sarà garanzia di ascolto della voce di tutti gli abruzzesi e delle loro necessità” conclude.

Tutte le forze del patto per l’Abruzzo sono riunite intorno alla figura di Luciano D’Amico per rilanciare e costruire un progetto alternativo alle destre. A partire da un’opposizione molto serrata, seria e concreta, il Partito Democratico vuole essere nel consiglio regionale l’infrastruttura che rafforza e cementa la coalizione. Fuori dal consiglio, nei territori, in ogni angolo della nostra regione, la nostra sfida sarà quella di essere ancora più presenti, più vicini alle persone, più attenti a recepire le molte esigenze dei cittadini e trasformarle in proposte politiche in grado di rendere più efficace la nostra attività di opposizione.

Riconosciamo a Luciano D’Amico il ruolo di guida e punto di riferimento di una coalizione che resta coesa per il bene dell’Abruzzo. La nomina di Sospiri – partorita tra ripensamenti e assenze – dimostra che nel merito e nel metodo la destra non propone alcun genere di discontinuità così come la nomina dell’assessore Verì, alla salute, rappresenta qualcosa di già visto con i problemi enormi sulla sanità di tutti i giorni.

Di fronte all’irresponsabilità di questa maggioranza, che già litiga e si divide su questioni di potere di cui ai cittadini non interessa nulla, noi dobbiamo invece assumere un atteggiamento di umiltà e responsabilità: l’Abruzzo ha bisogno di un consiglio regionale che si occupi dei tanti problemi aperti e di rilanciare una regione ferma da troppo tempo.

Il discorso programmatico di Marsilio è stato deludente e lontano dai problemi degli abruzzesi: non può essere una priorità iniziare la legislatura regionale parlando di legge elettorale regionale e del numero degli assessori della giunta regionale.

Per noi la priorità è incalzare il governo nazionale sul fondo nazionale per la sanità, sulle infrastrutture strategiche che sono state definanziate, sull’agricoltura e sull’opposizione al disegno di autonomia differenziata, che non può vedere la nostra Regione assecondare lo Spaccaitalia di Calderoli e della presidente Meloni.

Sull’idea di un Abruzzo che deve sostenere le priorità di Roma noi non ci stiamo dunque e dal prossimo consiglio regionale ribadiremo le priorità per la nostra terra.

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