Sanità, Cavallari: “Conti della Regione voragine che minaccia diritto alla salute”
Oggi consiglio regionale convocato d'urgenza dopo bocciatura revisori dei Conti
“Il consiglio regionale convocato per oggi 23 maggio rischia di essere il primo gelido bagno di realtà per il riconfermato presidente Marsilio, un brusco risveglio dopo la narrazione elettorale dei mirabolanti successi conseguiti in 5 anni ai vertici della nostra Regione”.
A dirlo il consigliere regionale di opposizione, Giovanni Cavallari.
“Un risveglio ancora più brusco per i cittadini della nostra Regione, che rischiano ancora una volta di essere le vere vittime di errori dettati esclusivamente da convenienze politiche, ai danni del Servizio Sanitario Regionale. Solo 5 giorni fa, con una delibera approvata in fretta e furia, la giunta regionale aveva tentato di mettere riparo alla voragine dei conti pubblici della sanità abruzzese, denunciata già da tempo dall’opposizione, provando a rassicurare tutti sulle dimensioni dello sbilanciamento e sull’entità delle azioni correttive da mettere in atto. Una delibera scritta in fretta e male, che ha visto le perplessità dei consiglieri di minoranza confermate dal parere del Collegio dei Revisori dei Conti e che fa riaffiorare nella memoria degli abruzzesi lo spettro del commissariamento da cui eravamo faticosamente usciti solo nel 2017”.
E ancora: “Nonostante i ripetuti segnali di allarme, il governo regionale solo pochi giorni fa si mostrava sicuro di risolvere facilmente il problema, quantomeno temporaneamente: se, sminuendo l’entità del disavanzo, in Commissione sanità proponeva ottimisticamente una manovra straordinaria di 19 milioni di euro, fatta di risparmi e favoleggiati avanzi di bilancio, oggi, dopo la bocciatura del Collegio dei revisori dei Conti i freddi numeri dicono che c’è la necessità di reperire più di 68 milioni di euro. E in fretta. Numeri che, purtroppo per tutti noi, danno ragione alle preoccupazioni e alle denunce dell’opposizione e dimostrano come i decantati successi del riconfermato presidente siano durati meno del tempo dei festeggiamenti post elettorali”.
Per Cavallari, “la mancata rielezione dell’assessore alla sanità avrebbe dovuto essere il campanello d’allarme più evidente per il presidente Marsilio – anche volendo ignorare il grido di disperazione degli abruzzesi costretti alla mobilità passiva o ai ritardi delle infinite liste d’attesa – che ha invece preferito confermare, difendere e dare ancora fiducia all’intera squadra colpevole del rosso delle 4 ASL della Regione. L’opposizione, che ha da sempre sostenuto che 5 anni di decisioni errate di Governatore e Assessore alla Sanità – e con loro dei manager, dei direttori sanitari e amministrativi delle ASL abruzzesi – erano la causa di una sanità inefficiente sul fronte dei servizi ai cittadini e disastrata sul fronte dei bilanci, vede oggi la cruda realtà dei numeri darle tristemente ragione, certificando l’incapacità da parte del Governo regionale di porre rimedio ai danni da esso stesso prodotti e testimoniando il goffo tentativo dello stesso di sottrarsi alla responsabilità della voragine provocata nei conti pubblici. Una voragine che minaccia il diritto alla salute dei cittadini abruzzesi”.