Chieti. “Il servizio di Report andato in onda ieri sulla viticoltura italiana ed abruzzese rappresenta una grave falsificazione della verità e della qualità dei nostri vini.
Una massa di non notizie, artamente combinate, con l’obiettivo di fare passare il mondo vitivinicolo italiano e abruzzese come volto alla truffa legalizzata.
Si tratta della vita reale di migliaia di agricoltori, di ingenti investimenti pubblici e privati, di serietà, dedizione, sacrificio e lavoro volgarmente e faziosamente bruciati in pochi minuti di trasmissione.
Serve ora una mobilitazione legale. Se fossi l’assessore regionale all’agricoltura non mi darei pace e non darei pace. Dopo la peronospora dobbiamo subire anche Ranucci e la Rai, con i nostri canoni”. Si legge così in una nota di Camillo D’Alessandro.