Sciopero del trasporto pubblico, in Abruzzo, per il prossimo 4 giugno.
Le segretarie regionali del trasporto pubblico, infatti, hanno scritto ai vertici della Regione con un esposto all’autorità di regolazione dei trasporti ART.
“Il trasporto in regione sta affogando in disservizi e taglio di corse, lasciando letteralmente a piedi tanti cittadini, lavoratori, studenti e pendolari”, scrivono le organizzazioni sindacadi. “Una situazione di criticità che sta portando parecchi utenti ad utilizzare i propri mezzi privati per spostarsi, soprattutto se devono attenersi ad un orario di lavoro o scolastico. Questo fenomeno è determinato dalla cronica carenza di personale nella TUA e gli utenti sempre più spesso si stanno rivolgendo al numero verde e ai centralini aziendali con vibranti ed accese proteste. L’azienda sta cercando oltretutto di far ricadere la responsabilità di questi pesanti disservizi direttamente sul personale, al quale sono state indirizzate contestazioni disciplinari per il rifiuto di effettuare eccessive ore di straordinario.
I tentativi ormai innumerevoli dei sindacati di convincere l’azienda a fare nuove assunzioni vengono continuamente a scontrarsi contro il muro di indifferenza della Dirigenza”.
E per questi motivi, e non solo, è stato proclamato lo sciopero.
Il segretario regionale dell’Ugl fa delle considerazioni destituite di ogni fondamento in merito alla Tua cercando di far apparire una situazione talmente critica da aver raggiunto un punto di non ritorno.
Eppure, l’Ugl non cita un numero, non circostanzia nulla in un comunicato stampa nel quale pensa a tutto tranne che ai passeggeri e ai servizi come invece affermato.
Insomma, un’uscita scomposta, probabilmente per acquisire un po’ di visibilità.
La stessa Ugl parla di nave alla deriva; in realtà, è proprio la sigla sindacale a sprofondare nel mare magnum della strumentalità, incapace di dare forza, con i fatti, alle considerazioni che prova a fare. Senza motivare niente.
Per evitare ulteriori mistificazioni e fornire un’informazione corretta, ecco i numeri.
Numeri che, probabilmente, potranno essere sono molti utili al segretario dell’Ugl per evitare, in futuro, affermazioni carenti del benché minimo fondamento.
Nella giornata di ieri, venerdì 24 maggio, nell’area metropolitana, il tasso di assenza è stato del 28 per cento (cioè, la somma delle malattie, dei permessi 104, permessi sindacali ed altro degli operatori di esercizio).
Va ricordato, inoltre, il contesto in cui tutti i giorni opera la Tua. Nell’area metropolitana vengono prodotte giornalmente 1535 corse. Nella giornata di venerdì 24 maggio, ne sono saltate 25.
Quindi l’1,6 per cento del totale dei servizi nell’area metropolitana, con 23 autisti in meno in servizio a causa delle motivazioni sopra descritte.
Nel corso dell’ultima settimana non è saltata nessun’altra corsa.
In generale, il tasso medio di assenza per il personale viaggiante della Tua si attesta intorno al 15 per cento.
Va da sé che il dato del 28 per cento di tasso di assenza di venerdì scorso rappresenta una situazione del tutto particolare , tra l’altro gestita con il minimo disagio.
Infine, un’ultima considerazione sulla qualità del servizio. La Tua ha supportato, in tempo reale, l’utenza in una situazione di straordinarietà come quella di venerdì scorso.