Lavori nel traforo del Gran Sasso, aziende preoccupate per ripercussioni
Incontro a Teramo tra Confindustria e commissario Caputi
Ottobre è un mese a cui gli industriali dell’area teramana guardano con preoccupazione: sono programmati interventi di quarantacinque giorni che comporteranno il traffico alternato per il tratto autostradale interessato dal Traforo del Gran Sasso, con pesanti ripercussioni sul collegamento tra Teramo, L’Aquila e Roma (e sistema aeroportuale).
Promosso da Lorenzo Dattoli, vice presidente Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, si è svolto oggi 13 settembre nella sede associativa a Sant’Atto, Teramo, un incontro tra vertici associativi, imprese del territorio e il commissario straordinario di governo per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi. Obiettivo conoscere i dettagli organizzativi dei programmati interventi di messa in sicurezza del Traforo del Gran Sasso per individuare soluzioni operative volte ad attenuare i forti disagi sul trasporto merci e persone, con pesanti ripercussioni sull’operatività di molte aziende del territorio.
Silvano Pagliuca, presidente Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: “Oggi abbiamo la responsabilità di contemperare la tutela della risorsa idrica e della sicurezza con la tutela del sistema logistico e la crescita economia del territorio. Ringrazio per le informazioni che il Commissario ha voluto condividere, ora si tratta di mettere le imprese in grado di gestire queste modifiche alla viabilità e ai servizi – ad esempio quello di trasporto. Dobbiamo individuare gli strumenti da mettere in atto: il traforo impatta in particolare su due province abruzzesi (L’Aquila e Teramo) su cui insistono insediamenti produttivi importanti”.
Dattoli ha sottolineato: “Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha voluto subito intervenire in rappresentanza delle imprese del territorio e offrire al Commissario di portare il nostro contributo nel progetto che vede coinvolti aspetti complessi relativi alla gestione del sistema idrico, alla presenza di una arteria autostradale fondamentale per il collegamento Adriatico Tirreno e dell’attività insostituibile dell’INFN. Ci siamo allarmati per l’imminenza e rapidità con cui si è messo in programma l’intervento, abbiamo quindi chiesto il perimetro dell’intervento per supportare le aziende nell’inevitabile impatto che ci sarà sull’operatività dell’attività imprenditoriale. Esprimiamo quindi forte preoccupazione per le difficoltà dei trasporti, con aumento dei costi e per alcune aziende completa revisione anche del time to market.”
Luigi Di Giosaffatte, direttore generale Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha aggiunto: “Continueremo nei nostri incontri con gli enti competenti per la sicurezza e la viabilità, in modo da affiancare le imprese e individuare soluzioni operative idonee a superare i periodi dei lavori.”