
Alessandro Nicodemi è stato rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, si procede quindi nel solco della continuità.
“Voglio ringraziare tutti i membri del Consiglio di Amministrazione per la rinnovata fiducia – dichiara Nicodemi in una nota – E’ per me un onore rivestire questo importantissimo ruolo per la seconda volta e sono pronto ad accoglierlo con lo stesso impegno.
Posso dirmi soddisfatto per quello che si è riusciti a fare in questi anni, ma sono estremamente consapevole delle numerose sfide che ci attendono, soprattutto considerando il momento storico molto delicato che il settore sta attraversando”.
Eletto per la prima volta nel 2022, Nicodemi è stato il primo produttore privato a diventare presidente del Consorzio, segnando un cambio epocale. Tra i tanti obiettivi raggiunti, il più significativo è l’introduzione del “Modello Abruzzo”, grande novità per il mondo vitivinicolo italiano, con l’Abruzzo a fare da pioniere di un nuovo modo di concepire l’organizzazione delle denominazioni d’origine e delle IGP, più semplice e allo stesso tempo più dettagliata e più funzionale alla promozione sui mercati internazionali.
Si è investito sull’internazionalizzazione – e gli ultimi dati export lo dimostrano, nel 2024 si sono raggiunti i 290 milioni di euro, +15,47% sul 2023. Si è spinto inoltre per far conoscere al mondo la variegata eccellenza della vitivinicoltura abruzzese, non solo Montepulciano d’Abruzzo, ma anche Cerasuolo d’Abruzzo attualmente protagonista della scena o i bianchi autoctoni a partire dal Pecorino.
“Il mio obiettivo primario è continuare il percorso iniziato, valorizzando l’essenza dei vitigni abruzzesi e lavorando instancabilmente per rendere i nostri vini protagonisti in tutto il mondo. Mi lascerò guidare sempre dall’ascolto, in un’ottica di apertura nei confronti di tutti i produttori e di tutti i territori”, conclude Nicodemi.
Classe 1972, laurea in Economia e Commercio, un trascorso da Ufficiale di Complemento nella Guardia di Finanza, nel 1997, a seguito della prematura scomparsa del papà, Alessandro, coadiuvato dalla sorella Elena, entra a pieno titolo nella Fattoria Bruno Nicodemi, azienda di famiglia, con sede a Notaresco, e fra quelle storiche del panorama enologico abruzzese, presente con il proprio marchio dal 1977, anni pionieristici per il vino regionale in bottiglia. Nicodemi è stato vicepresidente del Consorzio per 6 anni e nel 2011 insignito “Benemerito della vitivinicoltura italiana”, per aver portato un determinante contributo allo sviluppo della viticoltura e alla valorizzazione dell’enologia italiana, ricevendo la Medaglia del Cangrande. E’ anche rappresentante regionale nella Federazione Nazionale Prodotto Vitivinicoltura di Confagricoltura.
Ad affiancarlo saranno i Vicepresidenti Lorenzo Di Ciano (Cantina Tollo) e Domenico Mastrogiovanni (Bio Cantina Orsogna), e gli altri membri del Consiglio d’Amministrazione, eletto nell’Assemblea della scorsa settimana: Nicola Paolucci (Rinascita Lancianese), Vincenzo Bucci (Vinicola Villese), Miki Antonucci (Progresso Agricolo), Domenico Pasetti (Pasetti), Katia Masci (Valle Martello), Franco D’Eusanio (Chiusa Grande), Dino D’Ercole (Citra), Carlo Di Campli Finore (Viticoltori del Mediterraneo), Nicola Dragani (San Zefferino), Robertino La Monaca (Novaripa), Albino Lanci (Colle Moro) e Gennaro Matarazzo (Roxan).
Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo è stato istituito nel 2002 con Decreto del ministero delle Politiche Agricole e Forestali per svolgere funzioni di tutela, valorizzazione e cura generale degli interessi connessi alle denominazioni da esso tutelate. I soci sono oggi circa 250, rappresentanti di circa 6000 produttori di uve doc e igt. Il Consorzio tutela i vini a Denominazione di Origine Controllata e a Denominazione di Origine Controllata e Garantita: Montepulciano d’Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc, Controguerra Doc, Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg. A partire dalla vendemmia 2024, con l’entrata in vigore del “Modello Abruzzo”, tutte le Igt sono state riunite nell’unica Igt Terre d’Abruzzo.