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Abruzzo

Una piazza per l’Europa: a Roma anche una nutrita delegazione abruzzese

lOCATELLI

La piazza di oggi è il simbolo forte e democratico che esiste un popolo europeo ed europeista, che in un
momento storico così importante chiede che ci sia un’Europa più forte, capace del coraggio, della visione e
dell’unità necessari per affermare e difendere i propri valori fondativi, in un tempo difficile in cui c’è davvero
bisogno di un grande investimento sul protagonismo europeo.

Le democratiche e i democratici abruzzesi hanno risposto in modo massiccio, con 4 pullman (uno per ogni
provincia) e tante presenze spontanee, che hanno contribuito a riempire Piazza del Popolo. È una piazza
variegata, certo, perché la domanda di Europa ha in questo momento risposte di natura differente, ma la cosa
che unisce tutte e tutti, e che rappresenta un elemento fortissimo e ineludibile, è questo solido sentimento
europeo, che chiede coraggio verso forme sempre più avanzate di coesione e coordinamento.

È un tempo nuovo, in cui serve ribadire senza indugi la necessità di un’Europa più forte e più unita, che
raccolga le sfide di quest’epoca con un proprio protagonismo internazionale. Come spesso abbiamo detto,
per esempio, serve un grande investimento dell’Europa sull’autonomia strategica, che tenga insieme il tema
dell’energia, quello delle transizioni e delle nuove tecnologie, con il coordinamento e il rafforzamento della
difesa europea; un investimento sul modello di Next generation EU, con l’emissione di debito comune.
Per questa ragione crediamo che il riarmo dei singoli Paesi, previsto dal piano della Commissione europea,
non sia la strada giusta, anche perché non tiene conto del fatto che per rendere l’Europa più forte il primo
obiettivo da perseguire è quello di organizzare una capacità di coordinamento e una politica di difesa
comune. Lo preconizzavano già nel 1941 Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, costretti al
confino dai fascisti, nel loro Manifesto di Ventotene, quando parlavano di “un largo stato federale, il quale
disponga di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali”.

Serve per questo uno sforzo europeo. E serve un’attenzione in termini di risorse anche per dare risposte sui
temi economici, sociali, ambientali, sui quali un’Europa più solidale e sociale deve dare un forte segnale, a
partire dalle fasce più deboli della popolazione, perché soltanto rimettendo al centro l’anima sociale
dell’Europa possiamo davvero difenderne il dna e i valori fondativi.

Bisogna avere la capacità, la lucidità e il coraggio di fare un grande passo avanti, perché anche una difesa
europea più forte sia la difesa dei nostri modelli, dei nostri valori e della nostra visione del mondo, che è fatta
di libertà, tolleranza, democrazia, garanzia della pace, dei diritti individuali, sociali e civili, e del diritto
internazionale.
“Questa bella piazza di oggi, per la comunità del Partito democratico, significa soprattutto questo”, conclude il segretario regionale Daniele Marinelli.

 

Ali. Siamo orgogliosi che ALI Abruzzo abbia contribuito al successo della manifestazione per l’Europa di oggi a Roma, con l’organizzazione assieme ad altri di quattro pullman che hanno portato nella capitale circa 250 persone”: lo dichiara il direttore di ALI Abruzzo Alessandro Paglia.

Il presidente Angelo Radica aggiunge: “C’erano numerosi sindaci e amministratori, anche dalla nostra regione. Un’Europa più forte, che sappia trovare motivazioni e strumenti per avanzare nel processo di coesione, è una garanzia e un riferimento anche per i presidi sul territorio. A cominciare dai territori più fragili. Auspichiamo perciò che il segnale di oggi sia solo il primo, e il primo passo di un percorso che ricorderemo come uno scatto di orgoglio dell’Europa, l’Europa dei cittadini”.

 

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