
Pescara. Accolte parzialmente dal gup del tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, le richieste per il rito abbreviato avanzate dai nove imputati nel processo sull’inchiesta “Tana delle tigri” che ha fatto seguito allo scandalo sugli illeciti negli appalti per i lavori pubblici del comune di Pescara, con al centro il dirigente comunale Fabrizio Trisi e l’imprenditore Vincenzo De Leonibus.
A riportare la notizia sull’udienza preliminare di ieri pomeriggio è il quotidiano Il Messaggero. L’inchiesta, dei pm Benigni e Sciarretta analizza i fatti accaduti tra aprile 2022 e giugno 2023, e mette a registro i reati di turbata libertà degli incanti, false attestazioni, finanziamento illecito in favore di partiti politici, ai quali si aggiunge il consumo di cocaina.
Sotto accusa, a vario titolo, oltre a Trisi e De Leonibus, gli ex dipendenti comunali Gianluca Centorame e Jairo Ricordi, Vincenzo Ciarelli, Tommaso Catani, Pino Mauro Marcoaurelio e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri (difeso dagli avvocati Ernesto Torino Rodriguez e Maura
Morretti).
Il gup Sacco ha accordato il rito abbreviato condizionato alla trascrizione delle intercettazioni telefoniche e all’esame del teste, l’ingegnere Marco Lupi, per Trisi, De Leonibus e la sua società. Per Centorame, Ricordi
e Marcaurelio il giudice ha disposto la messa alla prova, mentre per Sospiri la richiesta di rito abbreviato è stata subordinata a indagini suppletive di 60 giorni.
Per Ciarelli e Catani, invece, rito abbreviato secco fissato al prossimo 3 luglio.