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Teramo

Indennità pronto soccorso: le vere responsabilità della mancata erogazione

lOCATELLI

Abbiamo letto con sorpresa e indignazione i comunicati stampa, sia a livello locale che regionale, riguardanti l’erogazione dell’indennità di pronto soccorso, diffusi nei giorni scorsi da CGIL e UIL.

 

Questi sindacati dovrebbero assumersi la responsabilità della mancata erogazione delle indennità, invece di accusare chi non ne ha alcuna colpa. Infatti, se avessero firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), oggi non ci troveremmo a discutere di questa mancata erogazione, specialmente considerando la rapida predisposizione dell’accordo regionale, uno dei primi in Italia.

Di fatto, l’erogazione non è stata possibile proprio a causa dell’assenza della firma sul CCNL. Pertanto, riteniamo quantomeno contraddittorio che questi sindacati, principali responsabili del mancato rinnovo contrattuale, abbiano firmato un accordo regionale dopo aver bloccato il processo a livello nazionale.

La situazione mette in evidenza la complessa dinamica tra le responsabilità sindacali e le necessità dei lavoratori, in un contesto in cui le decisioni contrattuali nazionali influenzano direttamente la distribuzione delle risorse economiche regionali. L’assenza della firma di CGIL e UIL sul rinnovo del CCNL ha creato un blocco che impedisce l’erogazione delle indennità, causando frustrazione tra i lavoratori, privati di un diritto economico fondamentale. In un periodo in cui alcuni sindacati, politicamente orientati, tendono a strumentalizzare qualsiasi questione per ottenere consensi, specialmente in vista delle elezioni, è fondamentale mantenere un focus chiaro sulle reali responsabilità e sulle possibili soluzioni.

La firma del CCNL non è una mera questione burocratica, ma un passaggio essenziale per sbloccare i fondi già stanziati dalla manovra finanziaria, altrimenti inaccessibili. Il NurSind sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo che superi le retoriche elettorali e individui le vere responsabilità di un processo che avrebbe potuto concludersi in tempi più rapidi. I lavoratori del pronto soccorso, che ogni giorno affrontano le difficoltà di un settore sotto pressione, meritano risposte concrete e una rappresentanza sindacale che metta al primo posto i loro diritti.

In un contesto elettorale, è facile fare propaganda spicciola per raccogliere voti e consensi, ma il NurSind è certo che i dipendenti dei pronto soccorso non siano ingenui e sappiano perfettamente chi è responsabile della mancata erogazione dell’indennità a cui hanno diritto. La risposta inequivocabile dell’Aran alla Regione Lazio lo conferma chiaramente: “Non si può erogare l’indennità di pronto soccorso bypassando il contratto”. Infatti, anche se la manovra finanzia le risorse, la loro distribuzione è demandata al CCNL.

In conclusione, il NurSind ritiene essenziale che tutte le parti coinvolte – sindacati, enti regionali e governo – lavorino in sinergia per garantire che le risorse destinate al personale sanitario vengano erogate nel modo più rapido ed efficiente possibile.

 

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