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Aggressioni al pronto soccorso di Lanciano, Usb: ‘Violenza inaccettabile causata anche dalla carenza di personale’

Lanciano. “Un altro episodio di violenza inaudita si è verificato nel Pronto Soccorso di Lanciano, dove due operatori sanitari sono stati aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro. Un atto vile e ingiustificabile, che condanniamo con fermezza e che riporta l’attenzione su un problema sempre più grave: la sicurezza di chi, ogni giorno, si batte per salvare vite umane.

L’aggressione ai danni dei professionisti della sanità non è solo un crimine contro un individuo, ma un attacco all’intera comunità e al servizio pubblico. I sanitari del Pronto Soccorso sono in prima linea, spesso in condizioni di stress estremo, con turni massacranti e reparti sovraffollati. Eppure, nonostante questo, continuano a garantire assistenza con dedizione e professionalità.

La carenza di personale: una bomba ad orologeria. Dietro a episodi come quello di Lanciano c’è un sistema sanitario sempre più fragile, strozzato dalla mancanza cronica di risorse umane. I Pronto Soccorso italiani sono al collasso, con medici e infermieri costretti a lavorare in condizioni proibitive, esposti a rischi fisici e psicologici. La carenza di personale aumenta i tempi di attesa, alimenta la frustrazione dei pazienti che, a volte, sfocia in aggressioni fisiche.

È inaccettabile che chi dedica la propria vita a curare gli altri debba subire violenze. Ma è altrettanto inaccettabile che le istituzioni non intervengano con urgenza per potenziare gli organici, garantire maggior sicurezza e ridurre il carico di lavoro del personale.

L’Unione Sindacale di Base, Federazione Abruzzo e Molise esprime la più profonda solidarietà al sanitario aggredito e a tutti i colleghi che, nonostante tutto, continuano a svolgere il proprio dovere con coraggio. Chiediamo alle autorità competenti di perseguire gli aggressori e, al tempo stesso, di intervenire strutturalmente per risolvere le criticità del sistema da noi più volte segnalate a livello nazionale e locale.

Basta violenza contro chi cura. Basta tagli, sotto-organici e condizioni di lavoro insostenibili. La sanità pubblica ha bisogno di rispetto, risorse e personale adeguato. Solo così potremo evitare che tutto ciò si ripeta”. Si legge così in una nota della sigla sindacale Usb.

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