Arta Abruzzo, rientra l’allarme Ostreopsis in due tratti della costa vastese ma scatta l’allerta in Contrada Torricella
Le analisi suppletive confermano la regressione della fioritura dell’alga potenzialmente tossica. Direttore Dionisio: verso normalizzazione ma attenzione ancora alta
Pescara. Sono tornati sotto il livello di guardia, in corrispondenza di due punti di prelievo su tre, i valori di ostreopsis ovata, la microalga potenzialmente tossica rinvenuta lungo la costa vastese. Le nuove analisi, effettuate nella mattinata di ieri dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta), hanno rilevato concentrazioni ben al di sotto della soglia oltre la quale nei giorni scorsi è scattata la fase emergenziale e il conseguente divieto di balneazione. Nello specifico, in zona “Fosso Lebba”, la conta delle cellule per litro d’acqua è scesa a 5600 (dalle iniziali 26000), e in località Vignola le concentrazioni riscontrate sono diminuite a 7300 cellule per litro (dalle iniziali 34000). Permane lo stato di allerta, anche se le fioriture vengono stimate in fase regressiva, nelle acque antistanti il terzo punto di campionamento, in zona “contrada Torricella” dove le cellule per litro di ostreopsis sono 26600, di poco al di sotto della soglia di emergenza fissata a quota 30 mila.
“Dagli ultimi valori rilevati – afferma il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – il fenomeno appare in fase di regressione ma l’attenzione dell’Agenzia resta alta e nei prossimi giorni i controlli microbiologici saranno costanti e sempre più capillari”.
La rete di monitoraggio è costituita da 20 punti di prelievo, scelti tra i 113 impiegati per i controlli microbiologici delle acque di balneazione, in zone che presentano caratteristiche il più possibile favorevoli per la fioritura della microalga. Si tratta di aree in cui i fondali sono tipicamente a carattere roccioso o ciottoloso o che presentano scogliere naturali o frangiflutti artificiali.