Chieti. “Cavalcare le umane preoccupazioni dei lavoratori, senza tener conto degli obblighi di legge a cui nessuna ASL può sottrarsi, non è condivisibile. È un sinistro colpo ai danni di tanti lavoratori e le rispettive famiglie”. Così l’assessore regionale, Nicola Campitelli, risponde alle dichiarazioni dell’ex assessore regionale alla sanità nel governo D’Alfonso, Silvio Paolocci, e il segretario provinciale teatino dem, Leo Marongiu.
“Il modello “Chieti” del Direttore Generale Thomas Schael ha stabilizzato oltre 200 Unità OSS e altre figure non meno importanti. E lo ringrazio profondamente per questo. Oggi però l’ASL deve riservare altrettanto rispetto a coloro i quali avendo vinto il concorso e stanno aspettano il riconoscimento dei loro diritti. Ricordo che questo governo regionale, che come assessore sono onorato di farne parte, al contrario dei precedenti amministratori che non hanno saputo risolvere i problemi ma anzi hanno anche chiuso reparti ed interi ospedali (ed oggi trovano oggi scusa per far sterile polemica), ha investito e continua a garantire moltissime risorse per migliorare il sistema sanitario regionale puntando sul “valore umano” con le assunzioni di personale medico, infermieristico e OSS. Proprio rispetto agli OSS – sottolinea Campitelli -, va ricordato che il trend dal 2020 ad oggi ha portato un incremento da 120 unità a più di 500, sfruttando tutte le modalità contrattuali. Molti di questi lavoratori, hanno aiutato e sostenuto la popolazione durante la pandemia e la ASL ha scelto la strada della stabilizzazione per dare loro un giusto riconoscimento per sottrarli al precariato. I numeri della ASL 02 e il lavoro del direttore generale parlano da soli. Invito chi urla allo scandalo – conclude l’assessore regionale – di confrontare questi numeri con altre realtà simili e di dimostrare qualcosa di diverso da quanto fatto”.