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Chieti, al via il progetto ‘Ritorno al futuro’. L’assessore Pantalone: ‘Un’altra attività di sostegno ai giovani’

Chieti. Si chiama “Ritorno al futuro” il progetto finalizzato a promuovere un nuovo modello di “Empowerment territoriale” che unisce il Comune di Chieti alla Confartigianato Imprese Chieti-L’Aquila, intende realizzare un’azione di sistema, continuando ed ampliando azioni della proposta progettuale messe in atto nell’ambito dell’intervento “Abruzzo Giovani 2019” e “Abruzzo Giovani 2021”, questo proponendo anche nuove attività di animazione territoriale e socioeducativa, di aggregazione giovanile, di servizio sociale e di informazione, attraverso la web radio Teate On Air.

“Il progetto è diretto a giovani da 16 a 30 anni, in pratica la popolazione studentesca iscritta all’Università d’Annunzio pari a 12.065 unità (per l’annualità di riferimento 2019 – 2020 e i giovani studenti delle classi quinte degli Istituti Superiori della città di Chieti – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili Manuel Pantalone – ma ne coinvolge anche altri: volontari dell’Associazione Erga Omnes, utenti della stessa associazione, anche con disabilità, utenti del servizio Informagiovani gestito da Chieti Solidale e della Confartigianato Chieti-L’Aquila. Una cordata che grazie ai finanziamenti progettuali metterà in piedi una serie di iniziative nell’ex Centro Sociale di San Martino, sede operativa della Erga Omnes. Nel rispondere ai bisogni di autonomia, autodeterminazione e realizzazione dei giovani, si vuole favorire la transizione scuola-università-lavoro affinché si riduca il numero di ragazzi in condizione di stallo, che usciti dalla scuola non lavorano, né studiano, proponendo anche nuove attività di animazione territoriale e socioeducativa, di aggregazione giovanile, di servizio sociale e di informazione, attraverso la web radio Teate on air. Gli obiettivi sono diversi: confronto e solidarietà tra i giovani, tale da rafforzare la coesione sociale; contribuire alla qualità dei sistemi di sostegno formativo e professionale dei giovani, ampliando le attività degli sportelli dedicati alle attività di formazione orientate alla realizzazione d’impresa, anche attraverso la costituzione di un Creative lab e di un canale podcast tematico, quale ampliamento della web radio esistente; nonché rispondere ai bisogni psico-sociali delle nuove generazioni, con particolare attenzione ai giovani che rischiano di non avere un accesso equo alle opportunità che la società offre loro, compresi i ragazzi già in carico presso i Servizi Sociali dell’ECAD e quelli diversamente abili; infine, la promozione e valorizzazione di reti e alleanze sociali a livello locale. Il contesto lo richiede, perché pandemia e cambiamenti sociali in atto hanno fatto emergere fragilità e disagi sociali che sfociano in episodi di emarginazione e disadattamento sempre più in aumento. I progetti a cui daremo vita non saranno solo di sostegno, ma anche innovativi, con la finalità di cercare di ridurre l’esclusione sociale, economica, lavorativa e digitale di cui tanti sono vittime”.

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