Chieti, dissesto idrogeologico: lavoro nel vivo e nuove sinergie in vista dell’incontro con Musumeci

Chieti. Sul fronte del dissesto idrogeologico continua in modo costante il lavoro di redazione del Piano degli interventi da sottoporre al ministro Nello Musumeci all’incontro fissato per il prossimo 8 maggio a Roma. Domani ulteriore incontro operativo del gruppo di lavoro tecnico per la definizione del documento, in vista dell’auspicata attivazione anche della convenzione con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere.
“Il dissesto idrogeologico è una priorità per questa Amministrazione, che al nuovo incontro con il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, l’8 maggio, si presenterà con un documento il più possibile operativo al fine di ottenere risorse e mezzi per poter passare alla fase successiva all’emergenza – così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – . Dobbiamo essere tempestivi ed efficaci, perché oltre alla vita e al futuro delle persone, è necessario pensare anche a quello del territorio e il Comune deve attingere a tutti i supporti qualificati possibili per agire, avendo attivato tutte le procedure e gli strumenti di propria competenza da quattro anni a questa parte. Per questo abbiamo chiamato a raccolta tutte le forze istituzionali e tecniche al fine di coadiuvarci in questo compito, come l’USRC, che speriamo ci onori delle sue competenze, ma anche l’Università d’Annunzio che con la facoltà di Geologia segue passo passo da mesi la situazione e supporta il nostro ufficio di Protezione civile negli studi e anche nei provvedimenti, nonché il Genio Civile regionale, l’Agenzia nazionale e quella regionale di Protezione Civile, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e, non ultime, la Prefettura e la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019, enti con i quali ci siamo per avere a disposizione le migliori competenze tecniche richieste da un tema di tale importanza e dall’esigenza di agire e fare prevenzione dove serve.
Grazie al coinvolgimento delle forze parlamentari, poi, si è innestata una collaborazione anche politica e trasversale allo scopo, cioè guardare oltre lo stato di emergenza, che terminerà quest’anno ad agosto, rendendo possibili in tempi brevi azioni rivolte alla delocalizzazione, ricostruzione e messa in sicurezza del territorio interessato, facendo anche prevenzione nelle altre zone fragili della città. È stata nostra premura mettere insieme tanti e tali soggetti, dopo aver raccolto le istanze della comunità e dei comitati cittadini, perché sulle azioni è necessario garantire lo stesso orizzonte e farlo dando priorità alle competenze, dobbiamo andare avanti insieme, per la città e ognuno in base alla propria professionalità e ruolo istituzionale”.