Chieti. Randagismo, meglio “vagantismo”, ma anche educazione cinofila, identificazione con microchip, anagrafe, adozione consapevole, presa in carico degli animali di affezione e sensibilizzazione della cittadinanza: su questi temi si è svolta la prima riunione dell’intesa fra Comune e Unità Operativa Complessa Sanità Animale della Asl sulla tutela del mondo animale, nello specifico sul benessere degli animali d’affezione, soprattutto cani, e il supporto alle famiglie e ai possessori residenti in città. Alla riunione erano presenti, oltre al sindaco Diego Ferrara e all’assessore Fabio Stella, il direttore della suddetta UOC Giovanni Di Paolo, il responsabile Asl Randagismo e Igiene Urbana Veterinaria Antonio Di Nardo, la capo staff Patrizia Di Monte e la funzionaria comunale del servizio Patrizia Di Profio.
“Stringiamo ufficialmente una sinergia che è attiva quotidianamente – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Fabio Stella – . Da tempo avevamo in cantiere la creazione di un vero e proprio tavolo di lavoro fra Comune e Asl che struttureremo con l’aggiunta di tutti i soggetti necessari a calibrare un’azione che metta insieme prevenzione, interventi anche in emergenza/urgenza, contrasto al randagismo/vagantismo dei cani sul territorio comunale e soprattutto corretta informazione sulla convivenza con gli animali di affezione al fine di adempiere alle norme di settore in continua evoluzione e di rispettare le caratteristiche etologiche della specie, quindi a garantire il loro benessere. Dunque prevenzione, informazione, formazione, ma anche attività positive per la comunità pet-friendly, stiamo pensando a eventi di identificazione gratuita, perché è solo dando un’identità al proprio amico a quattro zampe che lo si tutela veramente, assicurandogli cure, servizi e, soprattutto, rendendo possibile il ritrovamento, qualora dovesse scappare, perdersi o, peggio, essere rubato. Raccogliamo pertanto l’invito del Servizio Veterinario Pubblico ad organizzare appositi corsi per l’educazione degli animali, ma anche per quella dei proprietari. Altro fine a cui tendere con questa unione di intenti è la minore permanenza possibile nel canile rifugio: per questo faremo insieme campagne pro adozione dei cani, anche quelli un po’ avanti con l’età, perché possano avere una vita più serena, qualunque sia la loro razza, taglia, sesso. Unendo le forze con la Asl sarà sicuramente più agevole il controllo, sia per il rispetto delle regole, sia per evitare le sanzioni, che con le nuove disposizioni si sono inasprite. Oggi è nato un gruppo di lavoro che metterà subito in cantiere un paio di iniziative massive, aperte a tutti e incentrate sulle novità più importanti che la cittadinanza che vive con animali di affezione deve conoscere. Vogliamo ringraziare i gestori del canile per l’ottimo lavoro che fanno da anni. Nonostante i tanti, troppi abbandoni e rinunce di proprietà, riescono a garantire percentuali di adozione molto alte. Adesso sta a noi cercare di ridurre il numero di cani che entrano nel canile comunale attraverso le azioni concordate”.