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Chieti

Chieti, nell’ambito del Maggio Teatino la mostra personale di Mimagalt

Chieti. Nell’ambito del Maggio Teatino, la Nuova Libreria Bosio organizza, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Chieti, la mostra personale di Anna Maria Galterio, in arte Mimagalt, a cura del critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone.

La mostra verrà inaugurata il 21 maggio alle 17 con l’intervento di Pasqualone, di Antonio Di Giosafat, direttore della libreria Bosio, della pittrice e resterà aperta fino al 28 maggio.

Nel testo critico approntato per l’occasione, Pasqualone scrive che ” il tempo della bellezza e della ricerca artistica si fondono nell’opera di Anna Maria Galterio con un’attenzione precipua ad un meraviglioso correlativo oggettivo che è il fiore, simbolo della bellezza, della caducità della vita umana, della possibilità di essere nella natura con superba altezzosità ed al contempo malinconia, perché la bellezza è sempre impastata di malinconia, ci ricorda Bruno Forte, e ricorda agli abitanti del tempo la caducità della loro esistenza.

Eppure il percorso artistico della Galterio è immersione nella natura, ricerca della verità, attraverso gli attimi ed i frammenti di un’auscultazione del paesaggio che avviene attraverso il silenzio, potente sinestesia di un’opera d’arte che si fa comprensione, miracolo ogni volta, mai pura imitazione di imitazione, per dirla con Platone, ma ermeneutica del vissuto, nel quale l’uomo, forse, è solo ospite, e non sempre gradito, come dimostrano le elisioni del brutto operate dalla nostra artista in talune tele.

L’inquietudine dell’entronauta cerca la quiete nel paesaggio, si fa attenta confessione nella potenza delle emozioni cromatiche, aggancia un iperealismo profondo e mai di maniera, perché la realtà non è mai quella che si vede e solo il vero artista sa e può interpretarla, con la complicità del fruitore dell’opera sua che cerca in essa una chiave di lettura dell’esistente e dell’esistenza.

Percorso zetetico, dunque, mirabile, affascinante, vicino al panenteismo di spinoziana memoria, che ad ogni tratto spinge alla meditazione.”

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