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Chieti

Chieti, Pd: ‘La Cittadella giudiziaria deve rimanere nel centro storico’

"L'ipotesi San Camillo è anacronistica e penalizzante per la città"

lOCATELLI

Chieti. “Esistono programmazioni , interlocuzioni e intese, condivise con i ministeri competenti e le istituzioni interessate, nonché con la città. Tutto questo iter non nasce oggi ma è in cammino già dal 2021 e si inserisce a pieno titolo nell’opera di contrasto allo spopolamento del centro storico e alla generale valorizzazione della parte alta della città.

Sul progetto “San Camillo” di Regione e Asl, non c’è stato alcun confronto con l’ente di governo del territorio (il Comune di Chieti), né con la cittadinanza. Amministrazione e cittadini hanno appreso dalla stampa di questa visione alternativa che cozza totalmente con l’idea di città che ha in mente oggi chi ha assunto il ruolo di garante della collettività. Un colpo di mano di un Presidente di Regione che ha la residenza a Chieti ma che è evidentemente avulso dagli interessi e dalle esigenze dei cittadini”.

Questa in sintesi la posizione del Partito Democratico di Chieti.

“L’idea di una cittadella della giustizia nel centro città non è certo il capriccio di pochi, ma un tassello fondamentale all’interno di un più elaborato e completo progetto per rilanciare Chieti. Attorno a questo progetto, oltre alla già restituita Piazza San Giustino, vi è la realizzazione del parcheggio multipiano in Via Ciampoli e la conclusione dei lavori della scala mobile.

La vendita da parte della Asl dell’ex sanatorio San Camillo, invece, ha come unico scopo quello di colmare una parte del buco del bilancio della sanità provinciale, gestita in modo approssimativo dallo stesso direttore generale che in questi anni ha depotenziato i servizi sanitari creando debito”.

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