Chieti, polveri gialle in via Custoza: il tavolo tecnico indagherà sulle cause
Sindaco, Zappalorto, Stella e Ianiro: “In attesa di ulteriori rilievi, si consiglia l’utilizzo della massima igiene per persone, cose e prodotti alimentari della zona”
Chieti. Nella mattinata di oggi si è svolta la prima riunione del tavolo tecnico sulla situazione ambientale dell’area di via Custoza. Presenti alla riunione, richiesta dall’Amministrazione a fronte della relazione Arta sulla zona di Chieti Scalo, il sindaco Diego Ferrara con gli assessori ad Ambiente e Sanità Chiara Zappalorto e Fabio Stella, la presidente della Commissione consiliare sanità Gabriella Ianiro, per la Direzione Ambiente della Regione Abruzzo Enzo De Vincentiis e Fabio Pizzica le dottoresse Ada Mammarella e Tania Garzarella del Dipartimento di Prevenzione della Asl 2, il direttore del Distretto di Chieti dell’Arta Abruzzo Roberto Cocco, con i funzionari di competenza e la comandante della Polizia Locale Donatella Di Giovanni.
“Il nostro intento era quello di analizzare i dati emersi dal monitoraggio Arta che come Comune abbiamo agevolato, supportando il comitato cittadino nella richiesta, insieme a quello di condividere azioni e provvedimenti volti alla tutela della pubblica incolumità e dell’ambiente della zona di Chieti Scalo, al centro delle rilevazioni fatte da Arta da dicembre – riferiscono il sindaco Diego Ferrara e gli assessori Zappalorto e Stella e la consigliera Ianiro – . Priorità ora è identificare fonte e cause della presenza di polveri gialle su tre dei cinque punti di rilevamento, cosa che saranno gli enti preposti a tale tipo di azione di monitoraggio a effettuare, ognuno per le proprie competenze. Faremo anche una mappatura del luogo per capire quante attività sono ricomprese nel perimetro interessato dalle polveri. Bisognerà anche capire quali sono le possibili conseguenze dell’esposizione da parte di persone, cose e vegetazione, vista la presenza di ferro, zinco, manganese, cromo e piombo, cosa che va accertata con un eventuale approfondimento di natura sanitaria, una volta indagate le cause. I tempi delle diverse azioni saranno veloci, ma, in attesa di avere un quadro più chiaro e approfondito, insieme alla Asl 2 abbiamo stilato una sorta di decalogo igienico-sanitario, una lista di consigli rivolti alla popolazione e alle attività a scopo precauzionale, per attenuare eventuali rischi derivanti dal consumo e il contatto con i prodotti alimentari esposti, ossia ortaggi, frutta e piante presenti nella zona. Prima raccomandazione per residenti e frequentatori è mantenere pulite il più possibile le aree di pertinenza delle proprie abitazioni e attività, nonché gli arredi e le superfici esterne, cercando di evitare il contatto diretto con le polveri; a tal fine si raccomanda anche di lavare accuratamente la frutta e la verdura di produzione propria o proveniente dall’area che ha come epicentro via Custoza e un raggio di 200 metri intorno, prima del consumo e di lavare accuratamente le mani. Siamo sempre stati accanto ai cittadini e faremo il possibile per tutelarli, adottando i provvedimenti richiesti e promuovendo le azioni che fino a oggi non sono state portate avanti perché venga assicurata la vivibilità della zona e monitorati costantemente i parametri ambientali relativi”.