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Chieti

Chieti: strutture per minori, online l’avviso per costituzione long list

L’assessora Giannini: “Così il Comune potrà ampliare il numero di strutture, razionalizzare le spese e usare i risparmi per occuparsi di più casi”

lOCATELLI

Chieti. Pubblicato l’avviso pubblico per manifestazione di interesse ai fini della costituzione di una long list denominata “Approdo sicuro” per soggetti qualificati nella gestione di strutture residenziali e semiresidenziali per l’accoglienza di minori e madri con minori. L’avviso sarà consultabile per 30 giorni consecutivi e avrà validità biennale.

Ecco il link: https://www.comune.chieti.it/il-comune/concorsi-bandi-gare-e-avvisi/concorsi-e-avvisi-pubblici/avviso-pubblico-per-manifestazione-di-interesse-ai-fini-della-costituzione-dell-elenco-delle-strutture-denominate.html

“Con l’avviso concretizziamo un indirizzo preciso dell’Amministrazione comunale, che con una delibera di giunta adottata il 25 novembre scorso ha deciso la costituzione di una long list di soggetti qualificati nella gestione di strutture residenziali e semiresidenziali per l’accoglienza di minori e di madri con i minori – spiega l’assessora alle Politiche Sociali Alberta Giannini – . L’avviso pubblicato oggi nasce da due esigenze forti: l’elenco è un fatto nuovo che agevolerà l’Amministrazione nella ricerca della struttura residenziale o semi-residenziale necessaria a garantire l’accoglienza del minore e ad attuare, a favore di questi un progetto personalizzato, condiviso con il Servizio sociale professionale; d’altro canto, l’Ente, attingendo dalla long list, potrà scegliere le strutture e anche le condizioni economiche migliori, perché grazie all’avviso “Approdo Sicuro” queste agiranno con un’apposita convenzione, quindi a condizioni fissate e da noi stabilite. In questo modo, razionalizzando la spesa, potremo rivolgerci anche a nuove strutture del territorio, allargando quindi la platea delle comunità ospitanti, a prezzi concordati con l’Ente e più omogenei che in passato, in maniera tale da poter aiutare più minori possibili con i risparmi che tale scelta produrrà. La nostra prima preoccupazione è dare stabilità a minori che vivono una situazione già traumatica causata dall’allontanamento dalle famiglie o se si tratta di minori non accompagnati, tenendo conto che il 90 per cento dei nostri “ospiti” sono bambine e bambini italiani. Un fine condiviso con i nostri uffici che ringrazio per il lavoro svolto anche per questo importante passo avanti nella presa in carico di ragazzi che vivono già esistenze complicate”.

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