Chieti. Lunedì, in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Chieti all’ultimo punto nell’OdG è chiamato ad approvare la Delibera titolata ” Approvazione della corretta trasposizione delle scarpate morfologiche e apposizione delle fasce di rispetto ex Art.20 e Allegato F delle NTA del PAI,in loc.Casoni, adiacenti l’impianto TMB DECO”, per la maggioranza dei cittadini può sembrare un titolo come un’altro privo di significato ma, per chi vive con passione e sacrificio la vita politica cittadina, comprende bene che questo è l’ultimo atto amministrativo per fare partire definitivamente l’effettivo ampliamento della piattaforma di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei rifiuti in Contrada Casoni mediante la realizzazione di un ampio piazzale, sconosciuto per dimensioni,che dovrà contenere e stoccare le cosiddette “ecoballe” i cui quantitativi lavorati e depositati sono sconosciuti alla Città.
“In termini pratici significa che, mentre ora i container dei rifiuti provenienti da Roma ed altre zone arrivano a Chieti al TMB dove vengono lavorati, compattati e trasportati via dalla piattaforma – afferma il capogruppo della Lega al Comune di Chieti, Mario Colantonio – con questo previsto ampliamento di fatto si consentirà un maggiore quantitativo di lavorazione, con un maggior numero di camion di grandi dimensioni che percorreranno le viabilità limitrofe per trasportare le cosiddette materie prime (rifiuti indifferenziati) e le grandi quantità di ecoballe prodotte stoccate sul grande piazzale da realizzare, creando di fatto un nuovo soggetto economico con una piattaforma di approvvigionamento di potenziale “carburante” per il sistema siderurgico e comunque per i sistemi industriali che utilizzano combustione di “ecoballe” per il loro sistema produttivo o utilizzati per termovalorizzatori, attualmente non esistenti nella Regione Abruzzo. Quindi il sistema di trasporto e di impatto ambientale sul nostro territorio comunale sarà veramente oltremodo gravoso.
Tutto quello appena scritto non è riportato sull’atto che il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare ,ma di fatto è già stato tutto stabilito da organismi sovracomunali che hanno deciso per tutti i cittadini di Chieti.
Già nel 2020, in uno degli ultimi consigli comunali a guida Di Primio,con il sottoscritto Assessore all’Urbanistica, lo stesso atto, dotato di altro studio geologico, fu ritirato per approfondimenti essendo venuti a conoscenza del progetto presentato al SUAP di Chieti; nel novembre 2021 la DECO invia alla Regione Abruzzo ” Proposta di aggiornamento del Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti (PRGR) e Attivazione Procedura ex art.12 del D.lgs.152/06-Osservazioni” e in data 21.10.23 nasce l’AGIR Abruzzo -Autorità Gestione Integrata Rifiuti Abruzzo ,che nel recepire l’osservazione ne attua le finalità dando presumibilmente i pareri favorevoli preventivi al nuovo progetto di ampliamento del TMB di Chieti. Ad ottobre 2023 ,lo stesso atto naufraga nuovamente in Commissione e in Consiglio Comunale dove viene ritirato per approfondimenti ,l’unica novità è la comparsa della REM SpA con sede in Spoltore ,all’epoca unico azionista della DECO, quale proprietaria dell’area che sarà interessata dall’ampliamento.
E si arriva all’atto che approda nel consiglio di lunedì ,sempre con lo stesso titolo,ma con due modifiche documentali, una riguarda la documentazione geologica a firma di altro professionista ed una relativamente alla proprietà dell’area, che nel frattempo è passata dalla REM SpA con Sede in Spoltore che ha tra le finalità sociali prevalenti, la produzione di energia elettrica alla Evolvo e Sviluppo S.r.l. con sede in Spoltore che è una finanziaria immobiliare.
Questa volta pero’ ,il 22.11.24,nella III Commissione Consiliare – che tratta di Urbanistica,Pianificazione del Territorio ed Ambiente, la delibera non ha avuto nessun voto favorevole ,anzi 6 consiglieri per altrettanti gruppi ,hanno espresso voto contrario e 9 consiglieri di altrettanti gruppi si sono riservati di votare in aula.
Dell’atto nulla è cambiato,ad oggi i consiglieri comunali non hanno conoscenza del progetto di ampliamento del TMB e delle disagevoli conseguenze che porterà al territorio comunale di Chieti in termini di impatto ambientale per l’aumento delle emissioni date dalle lavorazioni e dallo stazionamento permanente di stoccaggio di ecoballe o rifiuti trattati, dall’arrivo da diverse direzioni stradali e dall’attraversamento del territorio comunale di un numero indefinito di traffico pesante di autoarticolati ed autotreni e le conseguenze che l’inquinamento ed il disagio abitativo porta a discapito degli abitanti delle zone interessate , Brecciarola, Santa Filomena,Casoni.
L’unica cosa che è cambiata in parte dal 22.11 è la geografia politica di alcuni gruppi consigliari.
Il gruppo consigliare della Lega Salvini ,che rappresento, voterà contro l’atto proposto in consiglio ,non per mancanza di stima dei professionisti che l’hanno confezionato , ma perchè ormai ci sono altri organismi politici Regionali e Statali che decidono per i Cittadini di Chieti e per tutto cio’ che ne consegue.
Quasi tutto il rifiuto indifferenziato che raggiunge il TMB di Chieti arriva da Roma ,cosa accadrà dopo l’ampliamento è possibile solo immaginarlo”.