Chieti. “Tutti i sorrisi bianchi splendenti che vediamo in giro spesso non sono naturali, ma sono dovuti all’odontoiatria restaurativa che ha fatto negli ultimi anni passi da gigante, dal punto di vista delle tecniche e dei materiali utilizzati, e siamo orgogliosi di condividere questi progressi con studenti che arrivano anche dal Medio oriente e dal Sud America “.
Lo afferma il professor Camillo D’Arcangelo, direttore dell’Unità operativa di “Odontoiatria restaurativa”, una delle dieci in cui si articola la Clinica odontoiatrica dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti, frequentata da 300 studenti per ciascun corso di laurea, tra cui tanti stranieri, e che garantisce 10mila prestazioni odontoiatriche l’anno, nella sede nel nuovo polo didattico in via dei Vestini 31 a Chieti Scalo.
Il direttore sanitario è Sergio Caputi, ex magnifico rettore della D’Annunzio, professore ordinario di Protesi dentaria nei corsi di laurea in Odontoiatria e Igiene dentale, nonché presidente della Fondazione dell’Università Gabriele d’Annunzio e dell’Università Telematica Leonardo Da Vinci.
“Mi piace definirmi un prodotto locale, doc – afferma il professor D’Arcangelo -, nel senso che ho studiato odontoiatria a Chieti e sono stato uno dei primi laureati dell’allora nuovo corso di laurea. Qui a Chieti ho fatto tutta la mia carriera, come ricercatore dal 1997, poi sono diventato professore associato e sei anni fa professore ordinario, intervallando la mia carriera teatina con soggiorni all’estero: una preziosa esperienza di formazione didattica, di ricerca e di pratica clinica, cercando di riportare tutto quello che imparavo all’estero nella nostra università. Ma del resto questo è lo spirito che contraddistingue un po’ tutti i docenti della facoltà e nelle discipline odontoiatriche”.
Nell’Unità operativa di Odontoiatria restaurativa si effettuano terapie semplici e complesse, dirette e indirette, è dotata di cinque sezioni e di diversi apparecchi radiografici, di un microscopio operatorio con telecamera integrata per la trasmissione degli interventi clinici in diretta, a scopo didattico e per i corsi di perfezionamento. L’attività clinico-assistenziale è svolta da vari odontoiatri, supportata da assistenti alla poltrona ed è articolata sulla base di appuntamenti programmati.
Entra dunque nel merito il professor D’Arcangelo: “l’odontoiatria restaurativa deriva dalla vecchia odontoiatria conservativa, che sostanzialmente, semplificando, era quella che si occupava delle otturazioni dei denti, con materiali metallici, quando essi erano cariati. Una svolta è stata poi rappresentata dall’avvento delle tecniche adesive, circa 25 anni fa, con l’utilizzo di nuovi materiali, con maggiore capacità adesiva e questo ha cambiato completamente l’approccio clinico, il livello di qualità, la resa estetica e la resistenza”.
Con l’odontoiatria adesiva prosegue il professor Camillo d’Arcangelo, “oggi non facciamo solo le otturazioni ma anche i restauri cosiddetti parziali, ad esempio le faccette dentali, o veneers, applicate sopra l’intera superficie esterna del dente per nascondere piccoli difetti, gli intarsi, gli overlay. Di fatto l’odontoiatria restaurativa oggi esegue interventi che una volta erano delegati alla protesica, si è sviluppata di conseguenza una branca che è l’estetica odontoiatrica”.
Allargando lo sguardo all’attività della clinica odontoiatrica, spiega ancora il professor D’Arcangelo, “l’utenza è molto eterogenea, i pazienti sono sia locali che provenienti da fuori città e da fuori regione, molti arrivano in particolare dalla Puglia e dal Molise”.
Per quanto riguarda invece gli studenti, “ciò che rappresenta per noi un motivo di orgoglio è la buona percentuale di iscritti stranieri, europei ma soprattutto extra europei, tanti arrivano dal Medio Oriente e dal Sud America e ciò conferisce un carattere di internazionalizzazione al nostro corso di laurea ed è per noi docenti l’occasione per confrontarci con culture e approcci all’odontoiatria diversi dal nostro. È infine un motivo di vanto per l’intera università, perché questi studenti da noi formati, porteranno le loro esperienze e competenze maturate in Italia nei loro Paesi”, conclude il professor D’Arcangelo.
Il video dell’intervista: