Chieti. Vivere a Chieti ed avere dei terreni coltivabili sul territorio per molti agricoltori o imprenditori agricoli, dovrebbe essere un privilegio, perché la Città ospita la sede del Consorzio di Bonifica Centro,cioè l’Ente di diritto pubblico che dal 1933 “opera nei settori della gestione e della valorizzazione del patrimonio idrico e svolge una attività quotidiana di manutenzione delle opere e delle infrastrutture di bonifica e di irrigazione” ; sulla carta dovrebbe essere così , come sono le aspettative dei tanti lavoratori agricoli che ogni anno si vedono recapitare le cartelle di riscossione delle quote consortili che nei ultimi 4 anni hanno visto aumentare a dismisura i canoni e quasi triplicare i costi della presa dell’acqua di Bonifica. Purtroppo quest’anno il mondo agricolo vive una vera e propria odissea ,e mentre al nord si leccano le ferite delle inondazioni , della grandine e delle trombe d’aria ,in Abruzzo ,nella vallata del Fiume Pescara dove l’agricoltura ,almeno per il momento non ha subito danni a causa di eventi catastrofici, ci pensa il Consorzio di Bonifica a rendere difficile la “vita dei campi coltivati” prima turnando l’erogazione dell’acqua da utilizzare per irrigare i campi e peggio ancora ,da circa un mese, tantissimi coltivatori dalle parti di Santa Filomena fino ad oltre Brecciarola non possono attingere più l’acqua ,o più precisamente dalle prese agricole non esce nulla.
La motivazione è ignota a tutti e non si danno spiegazioni plausibili; condotte rotte ? stazioni di pompaggio rotte ? NON SI SA NULLA Le conseguenze sono immaginabili: colture specializzate non irrigabili ,compreso orti e vigneti; la siccità ed il grande caldo OBBLIGA ad irrigare persino i vigneti, già fortemente compromessi dalla peronospora e gli uliveti che presentano forti segni di squilibrio idrico con il cosiddetto occhio di pavone, ingiallimento e caduta delle foglie.
Mi appello alla Direzione commissariale del Consorzio di Bonifica affinchè provveda con l’urgenza del caso a ripristinare le forniture idriche consortili agli aventi diritto e comunque ,accertate sul posto le carenze del caso, chiederò lumi alle istituzioni politiche Regionali e Nazionali su una vicenda che non è più ammissibile e che danneggia il tessuto lavorativo più INERME ,dal piccolo coltivatore al grande produttore”. Si legge così in una nota del capogruppo della Lega Salvini al Comune di Chieti, Mario Colantonio.