Comune di Chieti, la maggioranza su Consiglio: ‘Passato il bilancio consolidato 2022’
“Passato il bilancio consolidato 2022. Il rendiconto consolidato 2022 tornerà in aula, perché chi lo mesi fa lo ha approvato, oggi ha votato contro. Evidentemente le mani tese erano solo per prendere”
Chieti. “Nella seduta odierna il Consiglio ha approvato il Bilancio consolidato del 2022, un atto che ci consente di fare un altro passo avanti verso il risanamento della città e fuori dalla procedura di dissesto, per uscire da cui è necessario approvare i documenti economici e finanziari previsti dalla sessione di bilancio. Priorità che non sembra essere di tutti, considerato che chi tendeva la mano per sostenere il Governo cittadino, ha votato contro la città, bocciando tutti i documenti in approvazione. Così, se c’è chi per senso di responsabilità e pur convalescente, è tornato in aula, come il consigliere Pietro Iacobitti, c’è stato chi, evidentemente per ragioni che riguardano più poltrone e prebende che il bene comune di cui tanto si va parlando in questi giorni, ha voltato le spalle a Chieti”, così i capigruppo di maggioranza.
“Per il rendiconto consolidato, sempre 2022, servirà un nuovo passaggio in aula – scrivono i consiglieri – . Documenti peraltro già sottoposti al vaglio di chi oggi ha votato contro e ieri si era espresso in modo totalmente diverso. Atti che li hanno visti partecipi e protagonisti, quando il loro essere maggioranza non era condizionato dall’esigenza di tendere la mano, oggi capiamo che forse non era per “sostenere”, ma per “prendere” qualcosa. Nei fatti il voto di oggi toglie la maschera alle intenzioni di chi si era offerto di aiutare, al punto anche di entrare in maggioranza, ma lo aveva fatto per ottenere posizioni e poltrone che non sono arrivate, perché la città merita di essere risanata, non di stare sotto ricatto. Teti oggi vota contro bilanci finanziari relativi ad annualità in cui parte di quel gruppo (Ginefra e Castelli) esprimevano in Giunta lo stesso assessore al Bilancio che presentava quegli atti e l’ex capogruppo del PD, almeno all’epoca, partecipava ai Consigli comunali. Schizofrenia o ricatto non riuscito per conquistare posti in Giunta, attraverso guerre fratricide, dopo aver rifiutato pubblicamente un tavolo di confronto con il centrosinistra? Dal tenore delle argomentazioni in Consiglio, sembrerebbe, ma è sicuramente evidente che non sapendo più che pesci prendere, questo gruppo i pesci ha cominciato tirarli in faccia alla città.
Bocciare i documenti di bilancio non è una prova di forza, ma di debolezza, significa esporre la città a uno stallo che è una sconfitta per tutti e che, soprattutto: non porta opere, non porta manutenzioni, non porta tutela sociale per le fasce più fragili, servizi ed economia, ma blocca un cammino di rinascita che dopo tanti anni di inerzia è un diritto di “Teate””.