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Chieti

Cordoglio per la scomparsa del giornalista teatino Francesco Di Vincenzo

Sayonara Tortoreto

Chieti. Si è spento all’età di 80 anni il giornalista teatino Francesco Di Vincenzo. Tante le sue esperienze importanti a livello giornalistico e non solo, tra il 2006 ed il 2008 era stato infatti anche direttore del Teatro Marrucino di Chieti.

“Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi esprime profondo cordoglio per la scomparsa del collega Francesco Di Vincenzo, un giornalista che ha sempre saputo unire all’impegno politico-sociale la capacità d’interpretare le trasformazioni culturali della società abruzzese. Alla metà degli anni settanta ha diretto il periodico del Pci, Abruzzo d’oggi, che rappresentò una novità nel panorama dell’informazione politica regionale. Ha collaborato con il quotidiano comunista L’Unità, con la struttura programmi di Rai Tre Abruzzo ed è stato uno dei principali animatori della rivista Vario. E’ stato inoltre autore del libro I comizi e il miele in cui racconta con passione e ricchezza di documentazione il rapporto di Enrico Berlinguer con l’Abruzzo nei dieci anni in cui il segretario del Pci fu capolista nelle competizioni elettorali. Testo diventato di recente il filo conduttore della docufiction Un compagno di nome Enrico, presentata a Roma nell’ambito della grande mostra dedicata al leader comunista nel quarantennale della morte”.

Con profonda tristezza e commozione, l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo esprime cordoglio per la scomparsa di Francesco Di Vincenzo, un uomo di cultura e impegno politico incrollabile. “Francesco non era semplicemente un giornalista, era un narratore di verità e un innovatore che ha contribuito a diffondere in Abruzzo un giornalismo di impegno sempre improntato alla diffusione della cultura nel solco di una interpretazione gramsciana della società”, così il Presidente dell’Odg Abruzzo, Stefano Pallotta, ricorda Francesco e il suo impegno nel giornalismo.

La Fondazione Abruzzo Riforme vuole ricordare Francesco Di Vincenzo che ieri ci ha lasciato improvvisamente nella sua Chieti, “la città cui tanto ha dato nella sua lunga storia di giornalista, intellettuale, saggista, scrittore. Ma Francesco Di Vincenzo è stato per anni un solido punto di riferimento per tutta la Sinistra abruzzese: con la sua intelligenza vivace, con la sua grande cultura, ha saputo sempre porsi come elemento di stimolo importante, di riflessione mai banale. Di recente, le strade della Fondazione e quelle di Francesco Di Vincenzo si erano incrociate: occasione, la realizzazione da parte della Fondazione stessa della docufiction dal titolo “Un compagno di nome Enrico”. L’opera, dedicata allo storico leader del Pci, e in particolare al suo rapporto con l’Abruzzo, è stata frutto di mesi di ricerche su materiali d’archivio inediti: uno studio che ha svelato, attraverso il racconto e le testimonianze di chi lo conobbe direttamente, il grande ascendente esercitato sui militanti dalla sua personalità. Un profilo, questo, descritto con grande capacità proprio da Francesco Di Vincenzo, nel suo libro “I comizi e il miele” – edito nel lontano 1985 da Medium – che ha rappresentato un’importante fonte di materiali per il progetto. Una riscoperta, quel volume, che alla recente mostra nazionale dedicata allo scomparso leader comunista allestita al Mattatoio di Roma, aveva trovato l’interesse di un nuovo editore pronto alla sua ristampa. Una soddisfazione che Francesco Di Vincenzo non potrà ricordare. Ma che testimonia la qualità del suo pensiero e del suo lavoro da grande professionista. E di grande protagonista della sinistra abruzzese”.

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