
Roma. “Sono nettamente contrario alla costruzione del cosiddetto Megalò 2 a Chieti scalo. E’ inconcepibile che venga realizzata una iper-struttura gemella proprio di fronte ad un centro commerciale, ma soprattutto è inaccettabile che tale nuova edificazione debba avvenire a ridosso del fiume Pescara, costituendo quindi un rischio gravissimo dal punto di vista idrogeologico.
Quando ero presidente della giunta regionale, ho voluto fortemente la creazione delle vasche di laminazione lungo l’asse fluviale del Pescara, finanziate nel 2015 con 57 milioni di fondi Cipe. L’opera fu una delle prime da me individuate nella mia veste di Commissario straordinario delegato per l’attuazione dell’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico, poiché appena sei mesi prima del mio insediamento vi era stata un’esondazione drammatica del fiume che aveva causato danni ingenti. Non c’era un solo minuto da perdere.
La bontà di quella scelta si è palesata venerdì scorso, allorché la piena del Pescara non ha prodotto alcun danno proprio grazie alla presenza della vasche di espansione. Con la costruzione del nuovo centro commerciale, l’ansa naturale che in quel punto amplia il letto fluviale verrebbe occupata da negozi e parcheggi. Non ci vuole molta fantasia per immaginare cosa accadrebbe in caso di un’esondazione.
Pongo alcune domande: quale vuoto riempie Megalò ulteriore? Ci sono impegni presi da mantenere? Chi li deve mantenere? Quali sono stati gli atti di indirizzo fornito dalla regione? Dopo le vasche di laminazione, costate il giusto e fatte per tempo, non possiamo collocare una t(r)ombatura esondativa che renderà tutto inutile. Il sistema urbano Chieti e Pescara ha già dato troppo come collocazione di casematte per il gigantismo commerciale. La Regione degli eletti di Chieti e Pescara si autoconvochi insieme alle Province e ai Comuni del territorio interessato e danneggiato per organizzare un grande no che inibisca, dissuada e convinca che non conviene investire ancora in centri commerciali in questo quadrilatero massacrato dalla grande distribuzione.
Presenterò un’interrogazione parlamentare sulla vicenda e farò tutto ciò che è in mio potere per impedire che la nuova iper-struttura venga realizzata”. Lo afferma in una nota l’onorevole Luciano D’Alfonso.