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Chieti

‘Disservizi e disagi nella Asl di Chieti’, il caso arriva in Parlamento

La deputata Torto (M5S) pronta a presentare una interrogazione al ministro: «Elenco lunghissimo di inefficienze, colpiti anche i bambini bisognosi di cure»

Chieti. «Depositerò una interrogazione parlamentare per sapere se il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è a conoscenza dei gravi fatti che si stanno verificando in Abruzzo a causa del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael». Così la deputata Daniela Torto, capogruppo del M5S in commissione bilancio, interviene sulle criticità sanitarie che stanno emergendo nel Chietino, con disservizi che coinvolgono tutti i cittadini, persino i bambini bisognosi di assistenza. L’ultima testimonianza arriva direttamente da una famiglia con un figlio autistico di due anni che non riesce a trovare posto in una struttura pubblica per iniziare le terapie.

«La storia, raccontata in televisione nel corso di una nota trasmissione andata in onda su Rete4, porta a ribadire ancora una volta l’inadeguatezza del manager Schael alla guida della Asl», commenta la deputata Torto. «Sono anni che lo ripetiamo, da quando lo stesso Schael ha chiuso il distretto sanitario di Chieti Scalo, ignorando le conseguenze per i cittadini più fragili come gli anziani e i disabili. Ora stanno venendo a galla tutti i problemi della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, dalla questione della carenza dei farmaci ospedalieri fino a quanto testimoniato nel servizio televisivo di ieri. L’elenco delle inefficienze create dal direttore generale dell’azienda sanitaria è lungo: dalle liste di attesa infinite per le visite ambulatoriali fino ai servizi erogati dalla Asl dislocati solo in alcune zone della provincia. Accade quindi che un anziano che si è rotto il femore a Chieti è costretto a fare riabilitazione ad Atessa, a 70 km di distanza, se vuole usufruire delle cure post operatorie. Si possono solo immaginare i disagi per le famiglie».

Nell’interrogazione parlamentare che verrà presentata, la deputata del M5S chiederà al ministro Schillaci quali misure intende adottare per evitare che i cittadini debbano rivolgersi con sempre più frequenza – e con sempre maggiore difficoltà – alla sanità privata, sostenendo di conseguenza costi sempre più alti per curarsi. «Il diritto alla salute e alle cure non può essere negato», conclude Daniela Torto. «In Abruzzo se la ridono mentre viene calpestato con presunzione e arroganza l’art. 32 della Costituzione italiana. È gravissimo».

A intervenire è anche Luca Amicone, capogruppo del M5S al Comune di Chieti: «Noi cittadini di Chieti Scalo sappiamo benissimo quali sono le conseguenze del direttore generale della Asl Schael», afferma. «Sul distretto sanitario di Chieti Scalo non ha avuto alcuno scrupolo nel chiuderlo da un giorno all’altro privando la città e i più fragili di servizi importanti per le persone senza trovare un’alternativa; sulla casa di comunità da aprire a Chieti Scalo nell’ex asilo Peter Pan che il comune gli ha offerto in comodato d’uso gratuito sta trovando scuse da anni per non far partire quel progetto. Ora il clamore mediatico nazionale su Schael», rimarca, «ha messo in risalto quello che noi diciamo da anni, cioè che lui è l’unico responsabile della carenza di servizi sanitari a Chieti Scalo. Un disastro voluto dal centrodestra di Marsilio, che ha riconfermato Schael alla guida della Asl di Chieti».

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