Chieti. “Tra bilanci artificiosi perennemente sotto l’occhio delle strutture preposte, e stravolgimento degli strumenti democratici del consiglio che si svolgono ai limiti della legalità, si approfitta per far passare in secondo piano quello che rappresenta una offesa e danno irreparabile alla comunità di Chieti Scalo: il distretto sanitario, tanto decantato dagli aspiranti sindaco della scorsa competizione elettorale. Dopo ormai quattro anni dall’insediamento della giunta Ferrara, il buio assoluto. Ieri in Commissione Sanità dalle parole della presidentessa Ianiro che convoca sporadiche commissioni soltanto dopo input politico e che come di consuetudine si presenta scortata ed assistita da Sindaco ed Assessore al ramo, si è capito che il distretto mai si realizzerà con buona pace e rassegnazione dello Scalo.
Si cerca di scaricare le colpe sulla Asl quando questa amministrazione si è dimostrata totalmente incapace. Ferrara ed i suoi volevano vendere il complesso Peter Pan alla Asl che con i fondi PNRR vi avrebbe realizzato l’agognato distretto. Il Comune però nemmeno sapeva che il terreno su cui insiste il complesso non era di sua proprietà. La ASL quindi per evitare ovvi contenziosi bloccò la irresponsabile trattativa. Per rimediare a questa squallida figuraccia Ferrara ed i suoi affidarono in comodato la struttura alla ASL pensando di farla franca. Ma per convertire la struttura in un Distretto Sanitario occorrono ingenti risorse economiche che giustamente la ASL non butta via su un immobile non di sua proprietà. I fondi PNRR servivano per l’acquisto dell’immobile e magari poi per la ristrutturazione. Il Comune in dissesto non può realizzare tali lavori così i cittadini di Chieti Scalo continueranno ad essere dimenticati. Ferrara ed i suoi invece di pensare a trovare fondi per organizzare eventi seppur piacevoli che però soddisfano soltanto una parte della comunità Teatina avrebbero potuto e possono ancora reperire fondi per opere e servizi di primaria necessità come l’assenza sanitaria che soddisfano l’intera comunità. Nel 2020 non si era in dissesto che è stato poi proclamato un anno e mezzo dopo. C’era tutto il tempo per provvedere da subito alla realizzazione del Distretto a Chieti Scalo obiettivo di questa amministrazione che annovera tre candidati sindaco di allora. Evidentemente prima del dissesto era più urgente aumentare gli stipendi di sindaco, assessori e staff che dopo il dissesto non si sarebbe potuto più fare. Una vergogna che lede una comunità intera per un servizio di pubblica necessità. Nemmeno un selfie al riguardo”. Si legge così in una nota dei consiglieri comunali Bruno Di Iorio, Giampiero Riccardo, Serena Pompilio, Maurizio Costa e Mario De Lio.