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Chieti

Estrazione di metano a Bomba: avviate le procedure di valutazione impatto ambientale

Sayonara Tortoreto

Le aziende “fossili” tornano alla carica per sfruttare nuovi giacimenti alla faccia della crisi climatica. È il caso della LNEnergy che lo scorso 9 gennaio ha depositato al Ministero dell’ambiente l’ennesimo progetto per cercare di estrarre gas dal giacimento Colle Santo a Bomba (https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Info/10561).

 

Ricordiamo che già due progetti furono bocciati prima dalla regione e poi dalla Commissione VIA nazionale per i gravissimi rischi connessi al dissesto idrogeologico e a sismi eventualmente innescati dalle attività estrattive.

Ora il ministero svolgerà una verifica esclusivamente formale della completezza della documentazione e poi eventualmente aprirà la fase delle osservazioni del pubblico.

È sconcertante che gli appelli di tutti i climatologi, dell’ONU e della stessa Agenzia Internazionale dell’Energia affinché non si proceda con nuovi progetti di estrazione di metano rimangano lettera morta mentre la crisi climatica è ormai sempre più grave.

Fortunatamente i consumi di metano in Italia stanno crollando e saranno sempre minori. Sarebbe veramente miope scommettere su questo tipo di progetti del tutto obsoleti.

“Per queste ragioni auspichiamo che riparta in maniera decisa e determinata quella mobilitazione di cittadini, associazioni ed enti locali che ha già bloccato i primi due progetti. Non appena sarà avviata la fase pubblica ci saranno poche settimane per fare sentire la propria voce e schierarsi dalla parte del Pianeta contro le ragioni del profitto”, la posizione del Forum H2O

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