Frane a Chieti e Bucchianico, Torto: ‘Emergenza perenne, serve un impegno concreto per il territorio’
La deputata del M5s: «Sono necessarie veloci soluzioni per assicurare aiuti a famiglie e commercianti»

Chieti. «Siamo dentro uno stato di emergenza perenne e non possiamo rassegnarci alla sua scadenza prevista il prossimo agosto. L’auspicio è che venga avviato un percorso di soluzioni che sia rapido, perché se oggi siamo ancora qui a discutere di problemi annosi che interessano sia Chieti che Bucchianico allora qualcosa non sta funzionando». Così la deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto, interviene nel giorno in cui nel capoluogo teatino si è tenuto un consiglio comunale straordinario per affrontare la grave situazione di dissesto idrogeologico che sta interessando il quartiere Santa Maria e l’intero territorio cittadino.
«Dobbiamo renderci conto tutti che forse si è costruito troppo e in modo non sempre coerente con le caratteristiche dell’ambiente che ci ospita. Oggi abbiamo a che fare con un territorio fragile che continua a presentare sempre più criticità. Non siamo nella cosiddetta fase post-calamità, è fondamentale chiedere una proroga dello stato di emergenza. Ho presentato una risoluzione in Parlamento ed è lo stesso commissario delegato che dovrebbe farlo secondo l’ordinanza. Infatti, alla luce di quanto aveva detto in premessa, urge far slittare la scadenza se si vogliono continuare a garantire sicurezza al territorio e ristori certi alle famiglie». A proposito di aiuti, la deputata pentastellata ribadisce la necessità di assegnare contributi alle famiglie «non per abitazioni di fortuna ma per permettere loro di averne una nuova, dignitosa, stabile e che risponda ai bisogni di ciascuno».
Una casa vera, dunque, a Chieti, «perseguendo altri due obiettivi: evitare il fenomeno dello spopolamento purtroppo già attivo e recuperare, valorizzandolo, il patrimonio edilizio esistente e abbandonato che altrimenti rischia di diventare un nuovo problema domani». Per Torto bisogna lavorare in fretta «ad un piano di ricollocazione definitiva di ogni nucleo familiare colpito dall’emergenza, senza che nessuno sia lasciato indietro». Se tutto questo non verrà fatto «accadrà che passeranno anni, ci si imbottiglierà in macchinosi processi burocratici ed a pagarne le conseguenze saranno famiglie e commercianti che non riceveranno gli aiuti necessari». E sul tema della delocalizzazione avverte: «Se si intende abbattere un immobile per costruirne un altro a poca distanza, o addirittura nella stessa zona, allora si replica l’identico errore». Quindi la deputata conclude: «Non dimentichiamoci la presenza di nuove frane che hanno costretto allo sgombero di altri cittadini. Aggiungo anche il caso di Vallepara, dove il fiume continua a esondare, minacciando ogni volta il canile comunale di Chieti e l’intera zona su cui insiste l’Aca. È arrivato il momento di proteggere seriamente il nostro territorio e le persone che ci vivono. Per farlo bisogna avviare anche una migliore interlocuzione interistituzionale che veda confrontarsi in maniera costruttiva governo, commissario delegato, Comuni, comitati dei cittadini e parlamentari locali».