
Guardiagrele. “Apprendiamo dai social della nascita di un… nuovo…? “Patto per Guardiagrele”. Ovviamente, come prevedibile, non ha sollevato nessuno stupore: le voci al riguardo giravano già da un bel po’ di tempo, conoscendo i soliti attori sul palco! E sono (e come non avrebbero potuto esserlo!) un segreto di Pulcinella i nomi degli aspiranti sindaci dell’area di centrosinistra. Anche se si finge, platealmente e con paroloni di raffinata retorica, di parlare dei problemi e delle esigenze della città, per alcuni piccoli aspiranti al potere, il “CHI” ci conviene, viene sempre prima del “COSA” e “COME”.
E’ un dato di fatto che tutti coloro che si riconoscono e difendono i valori liberali, progressisti, di uguaglianza sociale ed egualitarismo siano concordi sul fatto che la montante marea di destra, ad ogni livello, vada fermata; ma dubitiamo che la strada e i metodi per raggiungere un tale obiettivo elettorale siano quelli di decenni fa e che, nel 2025, dovrebbero essere considerati ormai stantii e desueti. Invece no, i volti e le sigle partitiche, nella foto ma anche nei magheggi dietro di essa, seppur con qualche irrilevante differenza, non sono cambiati.
Anzi, abbiamo la proposta di una “sinistra”, tronfia della sua doppia morale, immortalata nella sintesi di un tavolo di soli uomini (perché delle donne giustamente ci si ricorderà solo al momento della stesura della lista, tanto per rispettare le quote rosa imposta dalla norma); le decisioni, quelle vere, serie, le prendono solo i maschi, si sa! È come se, in tutta la città, non esistessero donne competenti e capaci di amministrare modernamente una comunità.
E ci chiediamo: in un momento di totale disaffezione verso i partiti, si crede davvero che una coalizione di sigle diverse, ciascuna con una miserrima manciata di iscritti, possa rappresentare un elettorato, soprattutto giovane, che si reca sempre meno alle urne?
C’èn invece più il sentore che i nomi dei partiti vengano usati in maniera strumentale per coagulare, attorno ad un progetto già ben definito da tempo, solo persone silenziosamente affiliate e dunque gradite. Non vi sembra una modalità gattopardesca di prosecuzione sulla scia della precedente amministrazione? Altrimenti perché nel Patto spunterebbe, tra questi, il nome del gruppo consiliare in cui 2 rappresentanti su 3 eletti sono stati condannati dalla Corte dei Conti a 10 anni di incandidabilità e a risarcire le casse comunali perché riconosciuti responsabili del dissesto che ha bloccato troppo a lungo la città?
Ai molti che ci hanno chiesto perché manchiamo a quel tavolo, dobbiamo rispondere che non siamo stati interpellati da nessuno di coloro che professano l'”unione delle forze”! Gli stessi che poi recriminano contro qualsiasi iniziativa nasca fuori dal loro cerchio. Perché non siamo stati coinvolti? Molto probabilmente perché liberi, indipendenti da logiche correntizie, da accordi elettorali e da “padroni” tra i più svariati.
Abbiamo sempre detto pane al pane e vino al vino, su tutto: servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, gestione dell’acqua, sanità, bilancio, lavori pubblici, urbanistica, ambiente, edilizia scolastica e sportiva…
Siamo i soli che, in campagna elettorale, hanno messo in guardia gli elettori sulle vane promesse sull’ospedale e su uno sbandierato “avanzo di amministrazione” inesistente, anzi responsabile dello stato di decadenza della nostra città che, ormai iniziato nella scorsa legislatura, procede tuttora a passi da gigante.
Da cosa bisogna ripartire per battere una destra miope e provinciale? Secondo noi da un lavoro senza strepiti né fanfare ma chiaro e puntuale, mai strumentale o pretestuoso, rispettoso di tutti, pur nelle differenze di vedute, perché il tessuto sociale di Guardiagrele non ha bisogno di altri strappi.
Si deve ricominciare da un programma elettorale, come lo fu il nostro, realizzabile e basato sulle realtà del territorio tutto; da una lista che apra, come aveva fatto la nostra, ai giovani e alle donne; un gruppo che vada ben oltre gli accordi di partito, i padrini politici e le velleità personali.
Andare avanti con coerenza ed unitá, pronti a dialogare con chiunque abbia proposte concrete per la città, che voglia mettere le proprie competenze e conoscenze al servizio della collettività, che voglia ridare a Guardiagrele il suo ruolo e splendore, perché non sia più una cittadina che sopravvive solo grazie all’ostinazione e all’impegno dei soli cittadini che lottano quotidianamente contro la decadenza materiale e culturale”. Si legge così in una nota del gruppo consilare e lista civica “Guardiagrele per tutti”.