La CGIL Chieti lancia la campagna referendaria “Il voto è la nostra rivolta”
Martedì 4 marzo assemblea pubblica a Casoli
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Chieti. Martedì 4 marzo, alle ore 9:00, il Teatro Comunale di Casoli (Corso Umberto I) ospiterà l’Assemblea delle Assemblee “Il voto è la nostra rivolta”, organizzata dalla CGIL Chieti.
Un incontro aperto a cittadini, istituzioni, politica e associazioni per lanciare ufficialmente la campagna referendaria su lavoro e diritti e per affrontare le criticità delle aree interne ed analizzare la situazione nel distretto automotive della Val di Sangro.
La CGIL illustrerà i cinque quesiti referendari, riassunti di seguito, volti a modificare norme ritenute lesive dei diritti dei lavoratori.
Stop ai licenziamenti illegittimi: Abrogazione della norma che, per le aziende con oltre 15 dipendenti, nega il reintegro a 3,5 milioni di lavoratori licenziati senza giusta causa, nonostante sentenze giudiziarie favorevoli.
Tutele per i dipendenti delle piccole imprese: Eliminazione del tetto di 6 mensilità di risarcimento per licenziamenti illegittimi in aziende sotto i 16 dipendenti, introducendo criteri di equità basati su capacità economica, carichi familiari ed età.
Lotta al precariato: Riduzione dei contratti a tempo determinato senza giustificazione (oggi permessi fino a 12 mesi), ripristinando l’obbligo di causali per garantire stabilità a 2,3 milioni di lavoratori.
Sicurezza sul lavoro: Estensione della responsabilità alle imprese appaltanti in caso di infortuni, con il contrasto all’uso di appalti irregolari che mettono a rischio 500mila lavoratori all’anno.
Diritto di cittadinanza: Riduzione da 10 a 5 anni del requisito di residenza per richiedere la cittadinanza italiana, e conseguente allineamento agli standard europei con l’estensione di diritti a 2,5 milioni di persone.
L’assemblea affronterà anche il tema dello spopolamento delle aree interne, del disastro sanitario, della riorganizzazione scolastica, delle mancate infrastrutture e della crisi del distretto automotive della Val di Sangro.
“Temi che pongono serie riflessioni sul futuro della nostra Provincia e della stessa regione – dichiara Franco Spina, Segretario Generale Cgil Chieti – meno servizi pubblici, meno servizi di cura alle persone e meno lavoro, accelerano il processo di impoverimento economico e sociale della provincia. Servono azioni concrete e un piano organico strategico che parta dal lavoro e dalla sua qualità. Invertire la rotta che vede oggi nella nostra provincia un aumento di oltre 1 milione di ore di cassa integrazione nel 2024, che fotografa una crisi produttiva senza precedenti. Servono atti e strumenti concreti per contenere la perdita di salario e rilanciare l’occupazione. Area di crisi complessa, zes, cis, pnnr, programmazione 21/27, sono strumenti che possono aiutare, ma manca una strategia ed è questo che chiediamo a chi ha la responsabilità di programmare e dirigere il futuro di tutti noi”.