L’Aquila. “Non c’è nessun pericolo che Lanciano perda il servizio di dialisi e che i pazienti dializzati di Lanciano debbano andare ad Atessa. Chi ha diffuso questa notizia, speculando sulle paure di pazienti fragili, è un volgare mistificatore che specula in maniera spregevole sulla sofferenza dei malati per fare campagna elettorale. Il reparto di dialisi di Atessa, del quale il direttore generale Thomas Schael e l’assessore Nicoletta Verí hanno annunciato la volontà di riapertura, sarà un reparto aggiuntivo rispetto a quello di Lanciano.
Un reparto che era già aperto prima del covid e che ci eravamo impegnati a riaprire. Si aggiungono servizi non si sottraggono; qualcuno invece ha la faccia tosta di protestare perché vogliamo garantire ai dializzati delle aree interne una soluzione più comoda e vicina alle loro esigenze, invece di farli arrivare fino a Lanciano. Utilizzano la notizia della futura riapertura della dialisi ad Atessa per spaventare i dializzati di Lanciano, dicendo loro che dovranno farsi tre viaggi alla settimana verso Atessa. Se l’opposizione in cerca di voti per le regionali usa questi mezzi vuol dire che sta veramente alla disperazione. Quanto alla dialisi ospitata oggi all’interno dell’ospedale Renzetti, la direzione generale della Asl ha rappresentato il fatto che da qui a 3/4 anni, quando i lavori di ristrutturazione e dell’ospedale entreranno nel vivo e sarà necessario chiudere temporaneamente alcuni reparti anche per demolire locali che necessitano di importanti e ristrutturazioni, ci saranno inevitabilmente dei momenti di disagio.
Ma da qui a tre anni la soluzione per la dialisi verrà individuata in collaborazione con il Comune. Si sta in ogni caso cercando una soluzione definitiva e stabile individuando un locale esterno all’ospedale Renzetti dove ospitare il reparto. Ricordiamo che il D.M. 70 approvato dalla ministra Lorenzin, oggi deputata del Partito democratico, descrive che i reparti di dialisi debbano essere al di fuori dagli ospedali e che quindi una norma di legge, voluta e approvata dal centrosinistra che oggi protesta con gli striscioni sotto il Renzetti, ci obbliga a realizzare il nuovo ospedale senza la dialisi al suo interno. Questo servizio va inquadrato nella medicina territoriale, cosa che faremo senza alcun disagio nel trasloco per i pazienti dializzati che possono rimanere tranquilli e che spero non vengano più strumentalizzati nelle loro paure e nel loro dolore da questi accattoni di voti, che inventano emergenze per provare a guadagnare consensi che hanno drammaticamente perduto negli anni, soprattutto per la pessima gestione della sanità che li ha caratterizzati e di cui nessuno in Abruzzo ha nostalgia”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.