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Chieti. “Apprendiamo con preoccupazione dell’avvio dell’attività di dislocazione e sgombero di interi reparti, servizi e cose dal Corpo C e dai nodi B e C del Policlinico di Chieti in vista dell’apertura del cantiere PNC per le misure antisismiche da mettere in atto per i problemi di staticità del nosocomio teatino.
Tale decisione assunta senza mettere in atto le misure necessarie ad evitare disagi ai pazienti e agli operatori sanitari provocherà danni irreparabili al nostro Ospedale.
Tutto ciò in pratica si tradurrà nella chiusura del nostro Policlinico e della Facoltà di Medicina, con conseguenze considerevoli se non si metterà in atto un piano alternativo affinché non si interrompano tutte le prestazioni in essere a favore dell’utenza del nostro e degli altri territori provinciali.
Ci sembra inopportuno che il manager assume una scelta così importante a soli sette giorni dalla sua partenza dalla guida della Asl Teatina, dopo aver avuto sei anni di tempo per concertare opportunamente con l’Universita’ , che non ci sembra condividere la scelta, con il corpo medico e paramedico dell’ospedale stesso, e con
l’Amministrazione Comunale che, dalla nota diffusa dal sindaco, ci appare non essere stata coinvolta, in una simile iniziativa.
Invitiamo a questo punto il manager a soprassedere a questa scelta, lasciando il compito di farla a chi gli subentrerà tra sette giorni, il quale avrà tutto il tempo necessario per fare i passaggi opportuni per condividere modalità e tempi con tutti gli attori protagonisti del nostro nosocomio cittadino.
Se ciò non dovesse essere, crediamo a questo punto indispensabile un intervento dell’Assessorato Regionale alla Sanità in tal senso.
Non è pensabile che scelte così importanti, che andranno inevitabilmente ad incidere sull’attività della nostra struttura ospedaliera, che quotidianamente opera a tutela della salute della nostra comunità e più in generale della comunità della nostra provincia, vengano prese senza la dovuta concertazione.
Questa improvvisa accelerazione, ingiustificata ci porta addirittura a credere, ma speriamo che non sia così, che si tratti quasi di una “ripicca” del Manager per la posizione che il Consiglio Comunale della nostra Città ha assunto in merito al trasferimento del tribunale al SanCamillo come lui auspicava.
Ed il dubbio si fa sempre più forte se ripensiamo alla scelta fatta qualche giorno fa di togliere le risorse destinate al Distretto Sanitario di Chieti Scalo per dirottarle sul distretto di Lama dei Peligni.
Se così fosse, sarebbe ancor più grave che un dirigente pubblico utilizzi simili mezzi per “togliersi qualche sassolino dalla scarpa” attraverso il suo ruolo di Direttore Generale della struttura sanitaria Teatina.
Sarebbe un pessimo addio, ma soprattutto sarebbe un’eredità pesantissima che lascerebbe al nuovo manager a cui auguriamo, davvero sinceramente, un buon lavoro, proficuo e collaborativo con il territorio”. Si legge così in una nota del gruppo consigliare della Lega al Comune di Chieti composto da Mario Colantonio, Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto ed Emma Letta.