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Chieti

Maxi sequestro di botti a Chieti e Atessa

Nei guai tre commercianti cinesi

Chieti. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria, del Gruppo di Chieti e della Compagnia
di Lanciano, al fine di tutelare la salute e l’incolumità pubblica, hanno sequestrato oltre 13 quintali di materiale esplodente illecitamente detenuto e pronto per la vendita.

In particolare, le Fiamme Gialle teatine e frentane hanno accertato che tre attività commerciali accumulavano, ciascuna di esse, per la vendita, gli artifici pirotecnici i quali superavano il quantitativo di materiale esplosivo consentito dalle disposizioni di settore permettendo, così, di sottoporre a sequestro penale il materiale stoccato in violazione alle norme di sicurezza.

L’attività ispettiva ha permesso di deferire alle Autorità Giudiziarie di Chieti e Lanciano tre rappresentanti legali, tutti di nazionalità cinese, di altrettante attività commerciali, ubicate due nel Comune di Chieti e una in quello di Atessa, per aver violato l’art. 678 del Codice Penale – “fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti” – in quanto detenevano, illecitamente, per la vendita, nei propri locali aperti al pubblico, i fuochi d’artificio in quantità superiore – 50 kg – a quanto disposto dal D.M. del 4 giugno 2014.
Il Comandante Provinciale – Col. Michele Iadarola – sottolinea come l’intensificazione delle attività di servizio finalizzate al contrasto all’illecito commercio e detenzione di fuochi d’artificio condotta dai Finanzieri evidenzia la costante attenzione rivolta dalla Guardia di Finanza alla tutela della salute e della sicurezza dei consumatori finali, ma anche degli stessi operatori di settore.

 

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