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Chieti

Nuova rete ospedaliera Regione Abruzzo, Guardiagrele presente

Guardiagrele. Lo scorso 2 novembre la V Commissione Salute, Lavoro e Sociale della Regione Abruzzo ha convocato i Sindaci dei Presidi Sanitari minori della Regione Abruzzo, presente anche il Sindaco di Guardiagrele, Donatello Di Prinzio, intervenuto per chiarire alcune indicazioni scritte nel nuovo piano a tutela del Presidio Sanitario guardiese e dei servizi in essa contemplati.

Non è tardata ad arrivare la critica da parte dei Consiglieri di minoranza del Comune di Guardiagrele, Simone Dal Pozzo, ex sindaco, e Gianna Di Crescenzo, che tuttavia ha incontrato la pronta risposta del Sindaco: “Quando ci fu la chiusura dell’Ospedale insieme alle varie fasi di riconversione del Presidio di Guardiagrele, Dal Pozzo che Di Crescenzo avevano in Regione autorevoli esponenti della sinistra guardiese, con un Assessore Regionale ed un Consigliere Regionale, ma nulla è stato fatto per ridare dignità al nostro ex Ospedale” e prosegue: “Non vi è stata traccia di nuovi posti letto o di riconversioni che potessero garantire i Servizi, ridurre le liste di attesa e migliorare il servizio, ed oggi, che si stanno facendo piccoli passi in avanti, con grande difficoltà, soprattutto per la carenza dei Medici, l’opposizione torna ad urlare senza fondamenta”.
Nel corso della riunione sono state evidenziate da Di Prinzio incongruenze e delle precisazioni rispetto al Piano Regionale, allo scopo di raggiungere il miglior risultato possibile per a Città e per il Territorio.

“I posti letto attualmente previsti con l’istituzione dello “Stabilimento Ospedaliero” dipendono direttamente dall’Ospedale di Chieti, scelta rivendicata anche dai Sindaci degli altri Comuni sedi di PTA che non hanno avuto questa identificazione e che con il loro sostegno, che va oltre l’orientamento politico, hanno confermato la buona scelta fatta per il nostro presidio” commenta il primo cittadino che nella sua audizione ha avanzato delle precisazioni, richiedendo la modifica di alcuni passaggi del nuovo piano, tra cui:

Rimozione della motivazione per cui si prevedono i posti letto a Guardiagrele (motivazione legata alla carenza strutturale di due corpi dell’ospedale di Chieti);
Richiesta della conferma del Punto di Primo Intervento H24;
Richiesta di inserire i servizi che già ci sono, in quanto nel nuovo piano alcuni non sono stati elencati;
Chiarimento della dislocazione dei punti 118, non previsti all’interno del PPI nell’allegato D.

Un incontro, quello del 2 novembre scorso, che ha tutte le carte in regola per consentire di entrare nel merito e di cercare di apporre alcune modifiche per lo sviluppo del Presidio Ospedaliero di Guardiagrele, muovendolo dallo stallo a cui è stato relegato negli anni scorsi.

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