Chieti. “Non è certo a Fratelli d’Italia che devono essere rivolti appelli all’unità della coalizione di centrodestra allargata alle forze civiche. Il nostro partito ha sempre lavorato con serietà e responsabilità all’interno del tavolo politico per le amministrative, partecipando attivamente a tutte le riunioni e mettendo a disposizione del centrodestra le sue personalità più autorevoli per guidare la coalizione alla vittoria. Il nostro obiettivo non è solo vincere le elezioni, ma garantire a Ortona un’amministrazione solida e capace di affrontare con determinazione le sfide del futuro. Abbiamo sempre operato per costruire una maggioranza coesa e granitica, e riteniamo che vi siano ancora le condizioni e le affinità politiche necessarie per raggiungere questo traguardo. Tuttavia, accelerazioni e forzature nella scelta del candidato sindaco, avvenute al di fuori dei tavoli politici – unici luoghi deputati al confronto e alla sintesi – hanno generato fratture e tensioni all’interno di un percorso che, fino a quel momento, stava procedendo in modo costruttivo”.
“Il popolo di centrodestra, dopo anni di divisioni, chiede una coalizione unita, in grado di tornare a governare Ortona con una vittoria alle prossime elezioni amministrative. Per rispondere a questa richiesta – afferma Antonio Tavani – Fratelli d’Italia continuerà a lavorare per l’unità della coalizione. Per questo motivo, invitiamo le altre forze politiche a superare atteggiamenti di chiusura e a tornare al confronto attraverso la convocazione di un nuovo tavolo politico, unico strumento in grado di garantire una sintesi equilibrata e condivisa”.
Le recenti prese di posizione apparse sulla stampa da parte di altre forze politiche e civiche, che potrebbero contribuire alla costruzione di un’ampia coalizione elettorale, dimostrano che Fratelli d’Italia non è l’unico partito a contestare il metodo adottato da Forza Italia, Lega e alcune liste civiche per l’individuazione del candidato a sindaco. Ci si chiede, dunque, perché si sia scelto di creare divisioni inutili attraverso documenti e comunicati stampa, il cui unico effetto è stato quello di minare l’unità del centrodestra allargato. Ogni proposta di candidatura è certamente legittima, così come lo sono le nostre, ma non si comprende perché si voglia imporne una dall’alto, senza il necessario dibattito e il coinvolgimento del tavolo locale.