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Chieti. Il Partito Democratico di Chieti esprime grave preoccupazione per le operazioni che potrebbero interessare l’Ospedale SS. Annunziata, dove il trasferimento di reparti critici – tra cui Medicina, Ginecologia con sala parto, Nefrologia con dialisi e Oculistica con sala chirurgica, rischiano di compromettere non solo l’assistenza sanitaria alla cittadinanza, ma anche l’accreditamento delle scuole di specializzazione medica dell’Università di Chieti.
Come previsto dal decreto interministeriale n. 402/2017, l’accreditamento delle scuole di specializzazione dipende da requisiti stringenti: numero di docenti qualificati, rapporto tutor-specializzandi 1:3, volumi minimi di ricoveri e prestazioni cliniche.
A Chieti, il trasferimento dei reparti verso Pescara potrebbe ridurre drasticamente l’attività clinica dell’ospedale, minando i requisiti necessari per mantenere l’accreditamento universitario. Un esito che avrebbe effetti a cascata: formazione impoverita per gli specializzandi, minore attrattività dell’Ateneo e ricadute sulla qualità dei servizi al cittadino.
«Chiediamo trasparenza immediata alle istituzioni competenti – dichiarano Paride Paci e Pietro Iacobitti del gruppo consiliare del PD Chieti – quali garanzie ci sono che i reparti trasferiti non chiudano definitivamente? Come si intendono preservare i volumi di attività clinica necessari all’accreditamento? Non parliamo soltanto di un presidio ospedaliero ma di un pilastro formativo. Se si riducono i reparti, si tagliano posti letto, si limita l’accesso alle cure e si affossa anche la possibilità di formare specialisti competenti la situazione diventa drammatica. È inaccettabile che decisioni così impattanti vengano prese senza un confronto pubblico e senza piani certi per tutelare diritto alla salute e qualità dei percorsi».
Quella di Chieti non è una vicenda isolata e testimonia come l’erosione progressiva della sanità pubblica e il sottofinanziamento della formazione medica, ha effetti sull’intero Servizio Sanitario Nazionale. «Se si permette il depotenziamento della SS. Annunziata – conclude Paride Paci – si colpisce il diritto alla salute dei cittadini e si indebolisce un settore strategico come la formazione dei medici. L’intera città merita risposte».