Porto di Ortona, in arrivo 50 milioni per il potenziamento dell’infrastruttura
Questa mattina la consegna dei lavori per il consolidamento della banchina di riva
Ortona. La consegna dei lavori per il consolidamento della banchina di riva al porto di Ortona è stata, questa mattina, l’occasione per il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di fare il punto della situazione sul potenziamento dell’infrastruttura insieme al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, ed al commissario ZES Abruzzo, Mauro Miccio.
“Tra progetti realizzati, progetti in itinere ed interventi futuri – ha detto Marsilio – parliamo di circa 50 milioni di euro di finanziamenti per lo sviluppo del solo porto di Ortona. I primi 13 milioni di euro, grazie ad una palificata che arriverà ad una profondità di oltre 30 metri, lungo oltre 200 metri di costa, – ha spiegato- permetterà a questa banchina di raddoppiare la profondità che oggi è di appena 5-6 metri, consentendo, al tempo stesso, di incrementare notevolmente la stazza delle navi che potranno transitare per Ortona e quindi di aumentare considerevolmente il volume complessivo dei commerci. Questo è solo il primo di tanti cantieri. C’è poi quello del dragaggio ad opera del Comune, che è già partito. Infatti, ora si sta facendo la bonifica degli ordigni militari. Altri finanziamenti – ha proseguito – sono già in atto con appalti in corso e progettazioni esecutive ormai completate in vista di una serie di interventi sia a mare che sul fronte terra per attrezzare il porto e collegarlo con l’ultimo miglio stradale e ferroviario. Dopo cinque anni di lavoro – ha continuato- lasciamo il porto di Ortona in condizioni di grande crescita e con grandi prospettive di sviluppo”.
Prima della visita al porto di Ortona, Marsilio ha anche incontrato una delegazione di operatori portuali.
“Ci siamo confrontati su questo programma di lavori, – ha detto il Presidente- ed è normale visto che partono lavori a lungo attesi, sperati e invocati. Poi inizierà la fase della sofferenza – ha aggiunto- perché dovranno convivere le attività economiche e commerciali con le occupazioni degli spazi da parte dei cantieri, compreso questo intervento che sta iniziando, portato avanti da un raggruppamento di imprese guidato da Fincantieri. C’è tutta l’intenzione – ha concluso Marsilio- di garantire il minor impatto possibile sulle attività portuali grazie al rigoroso rispetto dei tempi per la conclusione dei lavori”.