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Chieti

San Giovanni Teatino, carenza idrica: Di Clemente e l’appello ai sindaci

“Cittadini allo stremo, subito interventi risolutivi da Regione e Aca”

San Giovanni Teatino. “Nella giornata di ieri ho ricevuto l’ennesima missiva da parte di Aca, che ci avverte di ulteriori misure per fronteggiare la carenza idrica”. Lo comunica il Sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, manifestando il proprio disappunto nei confronti di una situazione che permane ormai da mesi e della quale si è subito fatto carico presso gli enti competenti.

“I provvedimenti di Aca, ma questo i cittadini purtroppo lo sanno già, prevedono un’ulteriore riduzione della fornitura nei prossimi giorni ed anche l’anticipazione dell’orario di chiusura dei serbatoi dalle 22 alle 21. Il nostro territorio è tra quelli che più pagano questo disagio, abbiamo famiglie allo stremo ed un’area commerciale in evidente difficoltà. Non posso più accettare il silenzio di fronte a tale situazione di malessere, situazione che non cambia nonostante mesi di interlocuzione con Aca da parte mia, una fitta corrispondenza, ripetuti confronti ai quali però non sono seguiti azioni concrete che potessero andare incontro ai cittadini”.

Il Sindaco fa quindi appello alla Regione, ed in particolare al Consigliere Regionale Luciano Marinucci affinché “con un intervento congiunto si possa avviare un percorso con Aca che sia finalmente risolutivo del problema”. La richiesta da parte del Sindaco è di un intervento da parte degli enti sovraordinati che dia finalmente risposte e tempi certi: “Non c’è più tempo”, ribadisce, “ora occorre essere risolutivi”.

Il problema della carenza idrica su San Giovanni Teatino, precisa ancora Di Clemente, è da un lato legato ad una questione climatica di scarsità di piogge, dall’altro ad un problema di vetustà delle condutture che, col continuo alternarsi della chiusura/apertura dei serbatoi, vengono oltremodo sollecitate provocando perdite e dispersioni. Le riparazioni, poi, tardano in alcuni casi ad arrivare e sono i cittadini il terminale di arrivo di una faccenda che parte da lontano e per la quale sarebbero necessari un intervento, ed un finanziamento, delle giuste dimensioni. “E’ arrivato il momento di far sentire la propria voce perché nonostante mesi di telefonate, mail, pec del sottoscritto, il nostro allarme è rimasto inascoltato”, prosegue il Sindaco Di Clemente, “e nel rivolgermi alla Regione, mi rivolgo anche ad Aca e all’Ersi per chiedere un tavolo alla presenza dei Sindaci. Il mio appello è anche ai miei colleghi primi cittadini, perché questo disagio coinvolge in misura differente in questo momento tutti i Comuni e dobbiamo portare avanti insieme questa battaglia”.

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