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San Salvo, Denso. Magnacca: ‘Nostro primo obiettivo rimane continuità occupazionale’

Sayonara Tortoreto

Pescara. Questo pomeriggio a Roma, presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, incontro per discutere del futuro della Denso Manufacturing Italia dello stabilimento di San Salvo, difficoltà legate alla transizione dall’endotermico all’elettrico. Per la Regione Abruzzo è intervenuto l’assessore alle Attività produttive e Lavoro, Tiziana Magnacca.

“La proficua attività di difesa svolta negli ultimi anni da parte del Presidente Marsilio in difesa di Denso Italia e dei suoi lavoratori – ha affermato l’assessore – ha portato ad affrontare l’incontro odierno presso il Ministero se non in maniera risolutiva e definitiva, in maniera che si è aperto uno spiraglio concreto ed effettivo sulla possibilità di mantenere i livelli occupazionali esistenti, escludendosi scelte dannose per i lavoratori. La situazione è sicuramente complessa, ma siamo pronti a fare quanto è in nostro potere per garantire quella continuità che possa permettere di arrivare verso la sostenibilità economico-finanziaria dell’azienda senza rinunciare in nessun modo a quella sociale e alla tutela dei posti di lavoro”.

“Partiamo da alcune certezze – ha proseguito l’assessore Magnacca -: Denso è un’azienda strategica nella filiera dell’Automotive in Abruzzo, che è il settore manifatturiero di maggiore rilievo per l’economia abruzzese e per la coesione sociale della regione. L’altra certezza oggi manifestata è relativa alla volontà di Denso di costituire ancora un presidio di riferimento della componentistica del motore endotermico, ma anche della volontà di esserlo a condizione di tornare competitiva secondo le richieste della casa madre, per nuovi prodotti per l’elettrificazione. Ora, prendendo anche atto delle richieste delle sigle sindacali, Regione Abruzzo si è prontamente attivata presso il Ministero per trovare soluzioni atte a garantire la continuità occupazionale, che costituisce priorità assoluta su cui impegnarsi”.

Il Ministero ha evidenziato come gli ammortizzatori non siano un mezzo risolutivo ma che potrà essere, concordandolo con il ministero del Lavoro, un mezzo per superare la difficolta del momento evidenziate da DMIT e dovute alle incertezze del mercato mondiale, senza rinunciare alla richiesta di investimenti ulteriori da parte della casa madre, come richiesto da tutte le sigle sindacali.

Pertanto, il ministero delle imprese e del Made in Itlay, in accordo con quello del Lavoro, sollecitato da Regione Abruzzo, ha individuato la possibilità di prorogare le misure di sostegno oggi in atto per dare occasione alla direzione italiana di Denso di intavolare le più opportune iniziative di investimento in nuovi prodotti, ricordando come il Sistema Paese Italia abbia già ampiamente sostenuto gli stabilimenti italiani di Denso (Piemonte e Campania) e a fronte dei quali chiede un impegno fattivo e serio della casa madre.

“Oggi, 18 aprile 2024, si è svolto l’incontro al MIMIT sulla vertenza DENSO di San Salvo. Erano presenti le OO.SS. nazionali e territoriali, la RSU, la regione Abruzzo, Confindustria, Anfia e funzionari e dirigenti del Ministero. L’Azienda ha illustrato tramite slide un piano industriale poco dettagliato, che riteniamo del tutto insufficiente, dove vengono evidenziati esuberi e dissaturazione che nei prossimi 3 anni ridurrebbe l’organico dagli attuali 834 a 635 lavoratori. Inoltre, non sono stati precisati investimenti orientati ad una diversificazione delle produzioni e solo verbalmente è stata confermata la volontà della casa madre giapponese di proseguire l’attività a San Salvo unitamente alla disponibilità di utilizzare lo strumento dell’Iso-pensione. Nei prossimi giorni l’Azienda si dovrà attivare per la prosecuzione dell’ammortizzatore sociale utile alla gestione dello scarico lavorativo, a nostro avviso dovrà essere utilizzato in modo più equo, tale da impattare il meno possibile sui lavoratori, per questo nel confronto a livello territoriale si approfondirà l’articolazione dell’utilizzo e la programmazione dello stesso. Riteniamo che l’ammortizzatore sociale debba essere a sostegno di un rilancio del sito produttivo di San Salvo, oltre i necessari investimenti dell’Azienda necessiterà tutto il sostegno dalla Regione, dal Governo e di un monitoraggio costante del MIMIT. Fim, Fiom e Fismic esprimono un giudizio negativo sulle dichiarazioni odierne dell’Azienda in sede ministeriale e chiedono un piano industriale serio a garanzia della continuità e della tenuta occupazionale del sito di San Salvo. Il Ministero ha già previsto un nuovo incontro da tenersi entro la metà del mese di luglio”. Si legge così in una nota di Fim, Fiom, Fismic nazionali.

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