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Chieti

Siglata l’intesa fra Comune di Chieti, Università d’Annunzio e Camera di Commercio

Ferrara, Stuppia e Strever: “Nasce il primo patto fra Enti per rilanciare le rispettive azioni sul territorio. Fra gli obiettivi rivitalizzare il centro storico di Chieti”

lOCATELLI

Chieti. Firmato stamane il protocollo d’intesa che unisce Comune di Chieti, Università d’Annunzio e Camera di Commercio Chieti-Pescara finalizzato all’istituzione di un tavolo interistituzionale per coniugare e potenziare i rispettivi interessi in modo da tradurli in progettazioni congiunte e condivise, con l’obiettivo di valorizzare le reciproche finalità istituzionali. Un “patto” che nasce da un dialogo costruito negli ultimi mesi ed è parte della strategia di tutela e rivitalizzazione nel centro storico del capoluogo teatino, condivisa da tutti e tre gli Enti firmatari, costruita sin dall’estate scorsa e ratificata, da ogni governance prima di Natale. Alla conferenza erano presenti come firmatari del protocollo il sindaco Diego Ferrara, il Magnifico Rettore Liborio Stuppia e il presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara Gennaro Strever, partecipe anche il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo che con il sindaco e la struttura dell’Ente è stato motore dell’intesa.

“Quando si fa una programmazione con una visione, i risultati arrivano e noi siamo davvero lieti di questo inizio nato per il bene della nostra città – introduce il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – . Questo accordo avvia un percorso di collaborazione inedito e concreto, che a Chieti porta frutto. C’è un’idea che tutte le istituzioni che insistono e collaborano sul territorio comunale guardino anche oltre, diventando parte di una sinergia che darà energia a ognuno, secondo le proprie competenze. È importante la visione, ma anche ciò che grazie all’intesa ognuno degli enti può fare per l’altro. Un patto che nasce per lavorare insieme in modo da dare risposte importanti al territorio e a tutto l’Abruzzo”.

“Si avvia per la prima volta una collaborazione concreta e condivisa fra le istituzioni che nella nostra città è mancata – sottolinea il sindaco Diego Ferrara – . La nostra visione di città non prevede un isolamento istituzionale, ma un’azione in sinergia con gli altri Enti che si trovano sul territorio, un obiettivo che abbiamo sin dal primo giorno di governo della città. Dunque non più isolamento, ma un’inversione di rotta che è legata anche alla lungimiranza delle persone che guidano le istituzioni. Per questo io ringrazio il Magnifico Rettore e il presidente della Camera di Commercio perché insieme rappresentiamo una parte viva del territorio che vuole il bene della propria città e della regione e sono orgoglioso di rappresentare come sindaco questo processo a Chieti, formalizzato dal protocollo e non strumentalizzabile”.

“L’intesa per noi è un punto di partenza importante, perché come Camera di Commercio mettiamo a disposizione dell’Università d’Annunzio parte del nostro patrimonio – spiega il presidente della Camera di Commercio Gennaro Strever – , sia quello che insiste allo Scalo, sia quello del centro storico, che dobbiamo utilizzare al meglio. Si tratta di un patto a cui stiamo lavorando dall’estate scorsa, recepito dalle nostre rispettive Giunte a cui ognuno di noi attribuisce degli obiettivi condivisi. Attraverso l’intesa metteremo infatti a disposizione ciò che può essere utilizzato dall’Università attraverso una locazione e in sinergia con il Comune metteremo a norma la nuova sede camerale a Chieti Scalo, che sarà a servizio delle imprese della provincia di Chieti, meglio raggiungibile per la posizione in gran parte dell’ex foro Boario”.

“L’intesa è un esempio virtuoso di sinergia fra istituzioni nell’interesse della collettività e del territorio sotto l’insegna della parola “cultura” – spiega il Magnifico Rettore Liborio Stuppia – . Per noi realizza una visione dell’Università che si apre al territorio e diventa servizio per tutta la regione, non più una monade isolata. Chieti è una città che ha la cultura nel suo Dna, è il momento di crederci tutti insieme. La sinergia sarà produttiva e potrà cambiare la storia dell’area, ci vorrà tempo, ma intanto questa firma comincia a tracciare un solco che renderà più facile seguire gli intenti. La nostra realtà universitaria è splendida, ma ha bisogno di espandersi, di attrarre più studenti e di avviare un ampliamento atteso e fermo da trent’anni. Se come Ateneo restiamo ciò che eravamo trent’anni fa non è possibile arrivare a nuovi traguardi. Su Chieti abbiamo due possibilità di azione: usare le strutture per centri culturali, oppure creare posti letto per nuovi studenti e dare risposte a una carenza che vede tutto l’Abruzzo sotto dimensionato dieci volte rispetto alle altre sedi universitari come posti per gli studenti. Gli spazi interessati dall’intesa saranno modulari, fluidi nel senso che li articoleremo in base alle esigenze, perché in questo momento il Ministero dà molti incentivi e dunque dobbiamo verificare quali possibilità di azione ci sono e capire come orientarle al meglio, perché c’è possibilità di fare investimenti quasi a costo zero. Importante è poi anche investire sull’ospedale clinicizzato, perché vengano rinnovate le convenzioni che consentono all’Università e a Medicina di rimanere sul territorio. Per le ragioni esposte siamo disponibili ad agire in una strategia comune per potenziare e tutelare il nostro Ateneo”.

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