Teramo. “Allo stabilimento Stellantis Europe di Atessa, in provincia di Chieti, diminuisce la produzione e aumentano incertezze e timori per lavoratori e indotto”.
Lo dichiara Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che aggiunge: “E’ di questi giorni l’annuncio di un’ulteriore settimana di cassa integrazione, che coinvolgerà tutti i dipendenti a rotazione, in uno scenario di crisi sempre più fosco e preoccupante. La Fiom Cgil di Chieti ha lanciato l’allarme, parlando di una strategia precisa e pianificata da tempo per spostare la produzione sempre più lontano dall’Abruzzo. Impossibile allora non chiedersi come mai la Cgil nazionale, con il suo autorevole e dinamico segretario Landini, non abbia fatto nulla di concreto negli ultimi anni per fermare questa pericolosa deriva di delocalizzazione del gruppo Stellantis che coinvolge anche lo stabilimento ex Sevel abruzzese. Non sorprende, purtroppo, Stellantis, il cui modus operandi è ormai ben noto. Azione, e Carlo Calenda in particolare, da tempo sono stati gli unici a tenere alta l’attenzione su questo, chiedendo a Stellantis chiarezza sui piani per l’Italia, anche attraverso un’audizione parlamentare, e il mantenimento degli impegni presi.
Mi sorprende invece il silenzio con cui il Governo, e in particolare il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, nonostante da noi più volte sollecitato, sta affrontando le scelte portate avanti dal gruppo Stellantis. Un anno fa John Elkann definiva strategico lo stabilimento di Atessa, purtroppo i fatti di oggi lo smentiscono. Ma a rimetterci – conclude Sottanelli – non possono e non devono essere lavoratori, indotto e territorio”.