Vasto. “Ennesima giornata di ordinaria follia”: _è con questo amaro commento che Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, sintetizza quel che avvenuto nelle ultime ore nella Casa di Lavoro di Vasto, dove negli ultimi giorni è un susseguirsi di aggressioni al personale in servizio.
“_Poche minuti fa, un internato del carcere ha pensato bene di picchiare, con una stampella, un Ispettore e due poliziotti penitenziari in uno scatto d’ira grave ed ingiustificato. Il SAPPE augura una pronta guarigione ai colleghi, tutt’ora in ospedale, e auspica che si ponga fine a questa situazione divenuta sempre più allarmante. Ma così non si può andare avanti”. _Una soluzione, suggerisce il sindacalista, è quella di “_destinare __carceri dismesse come l’Asinara e Pianosa per contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione. Aggredire un poliziotto vuol dire aggredire lo Stato e questo è grave ed inaccettabile! __Contro __la strafottenza e l’arroganza di una parte di popolazione detenuta violenta che, anche in carcere, continua a delinquere, ad alterare l’ordine e la sicurezza, evidentemente certa dell’impunità, serve fermezza!”. È fondamentale dare corso a riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell’esecuzione della pena nazionale”, _conclude Capece.