Sulmona. Un anno di reclusione, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento delle spese processuali.
È questa la pena inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, a un 45enne finito alla sbarra per i reati di lesioni, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono al 28 marzo 2017 quando, nell’area esterna di un’attività, l’imputato era stato fermato da un assistente capo di Polizia nel corso degli ordinari controlli. Secondo l’imputazione il 45enne, lamentando di essere stato fermato più volte negli ultimi giorni, avrebbe colpito in viso l’uomo in divisa, provocandogli ferite ed escoriazioni sull’avambraccio destro e sulla tempia.
Inoltre l’uomo avrebbe apostrofato con vari epiteti il poliziotto, reo di averlo fermato per un ordinario controllo sulla vettura. Da qui la condanna a un anno di reclusione. Sotto processo era finito anche l’assistente capo di polizia dopo la querela di parte del 45enne che si era recato in pronto soccorso per farsi refertare lesioni giudicate guaribili con una prognosi di dieci giorni: aveva riferito al giudice di aver solo reagito all’aggressione subita dall’uomo in divisa. Versione che il magistrato non ha ritenuto credibile.