Ameno di 24 ore dall’annuncio della città designata come Capitale italiana della Cultura 2026, L’Aquila – città inserita nelle dieci finaliste – vive l’attesa della vigilia nella consapevolezza di essere tra le favorite anche in virtù del lavoro congiunto di associazioni, enti culturali e istituzioni del settore, operanti in città.
Una speranza condivisa anche con i commercianti e i titolari di imprese di beni e servizi.
Alla proclamazione, in programma domani alle 11 a Roma, al Ministero della Cultura saranno presenti il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi che hanno manifestato sostegno alla candidatura aquilana supportata anche dagli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 (Usra e Usrc) e dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Usr).
Attesi gli interventi del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e la Giuria presieduta da Davide Maria Desario.
Il dossier di candidatura ‘L’Aquila Multiverso’ è stato consegnato a fine settembre 2023. L’Aquila è poi entrata nella ‘shortlist’ delle dieci finaliste insieme ad Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). La scorsa settimana ci sono state le audizioni nella Sala Spadolini.
I cinque ‘cardini’ con cui vengono declinati gli assi portanti del dossier di candidatura dell’Aquila sono ‘Multiculturalità, ‘Multidisciplinarità’, ‘Multitemporalità’, ‘Multiriproducibilità’ e ‘Multi-naturalità’, che a loro volta, formano l’unicum del segno identitario della città.
Già nel 2021 L’Aquila si è ritrovata nella finale a dieci che poi ha premiato la candidatura di Procida 2022. L’annuncio arrivò dall’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini.