Ieri, all’Hospice di L’Aquila, c’è stata la prima donazione di cornee da persona deceduta. Il gesto di grande generosità, che ridarà la vista a persone non vedenti o ne migliorerà la vita, segna l’inizio di una nuova collaborazione tra la struttura sanitaria distaccata dell’Hospice e l’ospedale San Salvatore, consentendo di accrescere il numero delle donazioni di cornee e, di conseguenza, il numero dei relativi trapianti.
La donazione di cornee si avvale, al presidio aquilano, di una procedura già collaudata in virtù di uno specifico team multidisciplinare di personale sanitario che opera in sinergia con il Coordinamento aziendale, la Banca degli occhi e il Centro regionale trapianti. La donazione fatta ieri, giovedì 28 dicembre, assume ulteriore valore etico poiché è avvenuta in un luogo di sofferenza come l’hospice.
Va ricordato che si procede alla donazione su persone che in vita hanno manifestato la volontà di mettere a disposizione i propri organi dopo il decesso. Le patologie oncologiche non sono causa di esclusione dal prelievo d’organo che può essere compiuto su soggetti di un’ampia fascia di età, comprese le persone anziane. La donazione della cornea dà la possibilità di ripristinare la funzione visiva ed è per questo che dire sì al prelievo, certificandolo in vita, può cambiare radicalmente, in meglio, l’esistenza di altre persone.
A fine anno i medici e tutto il personale coinvolto nell’apparato delle donazioni e dei trapianti, sia dell’ospedale aquilano sia dell’Hospice, desiderano esprimere un ringraziamento per tutti coloro che compiono gesti di generosità così alti.