
Circa 15mila persone hanno assistito ieri, domenica di Pasqua, alla sacra rappresentazione della “Madonna che scappa in piazza” a Sulmona, manifestazione organizzata dalla Confraternita di Santa Maria di Loreto.
Una corsa pulita e senza ondeggiamenti.
Il manto nero cede il passo a quello verde lauretano, della speranza e della gioia, il fazzoletto si fa rosa e le colombe volano sopra il cielo.
L’Alleluja di Händel fa da sottofondo agli auguri pasquali tra sorrisi e lacrime di emozione. Niente suono dei mortaretti, vietati dalla Questura dell’Aquila.
I quattro portatori, Umberto Ramunno, Guido Cirstensiense, Giampaolo Luongo e Giuseppe Rapone, hanno terminato la corsa nella consueta gioia e nell’abbraccio tra confratelli in mozzetta verde e tunica bianca. Tirano un sospiro di sollievo i vertici della Confraternita di Santa Maria di Loreto che organizza l’evento secolare. Una corsa di buon auspicio dal momento che, secondo la credenza popolare, dall’andamento della stessa dipendono gli esiti del raccolto e dell’annata. Le origini del rito sono incerte. Un documento fa risalire la prima edizione al 1861, ma si pensa che le origini potrebbero essere del ‘600 o addirittura affondare le radici nel periodo medievale.