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Orso morto trovato ai confini del Parco regionale Sirente Velino

Nella mattina di domenica 13 aprile un gruppo di escursionisti ha segnalato al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise la presenza della carcassa di un orso in una zona montana, limitrofa a Forca Caruso.

Poiché l’area sembrava essere all’interno del Parco Regionale Sirente Velino, è stato immediatamente interessato il Direttore dell’ente, Igino Chiuchiarelli. La centrale del 112 ha disposto l’intervento di una pattuglia di Carabinieri Forestali e del personale veterinario della ASL, competente per territorio, nonché una unità specializzata del PNALM a supporto dei tecnici del Parco Regionale, che hanno immediatamente raggiunto l’area in questione.
Dalle prime verifiche eseguite sul posto è stato accertato che la località fosse di poco esterna al Parco Regionale Sirente Velino, che l’orso fosse un maschio di circa 8-10 anni, sul cui corpo i veterinari hanno escluso, almeno dalla ispezione esterna, la presenza di fori riconducibili ad arma da fuoco ed accertato la presenza di numerosi traumi.

La Procura competente ha disposto il trasferimento della carcassa all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, dove saranno svolti gli esami tossicologici e diagnostici per accertare eventuali patologie e dove saranno eseguiti gli esami previsti dall’apposito protocollo, con il supporto dell’Università di Teramo.

Al fine di definire il quadro complessivo degli elementi presenti nell’area in cui l’orso è stato trovato, sono intervenuti sul posto anche la biologa del PNALM, D.ssa Latini, la veterinaria del PNALM, Dott.ssa Di Pirro e il Nucleo Cinofilo Antiveleno del PNALM che ha iniziato a ispezionare il territorio per accertare l’eventuale presenza di esche e bocconi avvelenati, non rinvenendo nulla. I controlli del territorio, con i cani antiveleno, continueranno anche nei prossimi giorni.

“Visto l’esiguo numero di esemplari di orso Marsicano – dichiara il presidente del Parco Sirente Velino, Francesco D’Amore – ed il grande lavoro che i parchi in Abruzzo svolgono al fine di far crescere la popolazione del plantigrado, scongiurandone l’estinzione, ci auguriamo che venga riscontrata una causa naturale all’origine di questa tragedia. Sarebbe davvero triste se una responsabilità umana ne fosse la ragione!”

L’episodio, di cui come detto, andranno accertati tutti gli elementi per risalire alle cause della morte dell’orso, conferma sicuramente l’importanza del corridoio di collegamento tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale Sirente Velino, dove nel corso degli ultimi anni sono aumentati gli avvistamenti e le segnalazioni di esemplari di orso.
Sull’orso verrà fatto anche un riscontro genetico per vedere se questo esemplare è censito nella banca dati.
Appena disponibili saranno comunicati gli esiti degli accertamenti.

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