Il tribunale del Riesame dell’Aquila ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ordinando l’immediata liberazione per Ali Irar e Mansour Doghmosh, due dei tre palestinesi arrestati all’Aquila, nel mese di marzo, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale.
A luglio, anche la Cassazione aveva deciso di annullare la richiesta del mandato di cattura, pur rimandando l’ultima decisione per la loro scarcerazione allo stesso Tribunale del Riesame che si è pronunciato questo pomeriggio.
Oggi c’è stato un nuovo sit-in davanti al Tribunale dell’Aquila in segno di “solidarietà” e “vicinanza” nei confronti dei tre palestinesi. Una quindicina i manifestanti tra cui i familiari di Mansour Doghmosh.
Il comitato ‘Palestina L’Aquila‘, nel chiedere l’annullamento della detenzione per i due, ha ribadito che “sono sei mesi che Ali e Mansour si trovano imprigionati con accuse palesemente inventate”. Chiesta anche la scarcerazione di Yaeesh. “Chiediamo che i due giovani vengano scarcerati – commenta Luigia Di Biase – in quanto sono stati accusati ingiustamente a causa di una vera e propria montatura politica. Il loro arresto è avvenuto a distanza di un paio di settimane da quello di Yaeesh con il quale hanno legami di amicizia, conoscenza.
Quest’ultimo è stato arrestato su procura di Israele per il suo attivismo pro-Palestina mentre, in quanto rifugiato politico, godeva della protezione internazionale”.