Nel pomeriggio di lunedì 14 ottobre, la ASL servizio veterinario ha rinvenuto sei cuccioli di cane abbandonati in un sacchetto lungo la strada tra Collebrincioni e Aragno, nel comune di L’Aquila. L’episodio rappresenta un drammatico segnale della persistente emergenza legata al randagismo nella nostra regione. I cuccioli, trovati in stato di ipotermia e affamati, sono stati soccorsi dai veterinari della ASL e trasferiti nel canile sanitario, dove hanno ricevuto le prime cure, i volontari adesso sono alla ricerca di una balia.
Il ritrovamento dei cuccioli è l’ennesima dimostrazione dell’assenza di azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del randagismo. Come Coordinamento Regionale per la tutela degli Animali e dei Volontari, esprimiamo la nostra indignazione per la mancata applicazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa, misure che avrebbero potuto evitare questa ennesima tragedia e tutte le successive.
È particolarmente grave constatare che, nonostante le ripetute segnalazioni e le iniziative promosse dalle associazioni locali, la situazione continui a peggiorare. La campagna di sterilizzazione dei cani privati, ad esempio, che potrebbe ridurre in modo significativo il numero di cucciolate indesiderate e abbandoni, è ancora ferma presso il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) dell’Ufficio Ambiente. Questo stallo burocratico vanifica gli sforzi delle associazioni che si impegnano sul territorio per educare i cittadini alla responsabilità e per promuovere una cultura del rispetto verso gli animali.
La prevenzione del randagismo non può essere relegata al solo impegno delle associazioni e dei volontari, ma deve diventare una priorità delle istituzioni, insieme a tutte le altre priorità, attraverso politiche efficaci e una gestione responsabile delle risorse. Solo così sarà possibile evitare che episodi come quello di lunedì continuino a verificarsi, mettendo a rischio la vita di animali innocenti e lasciando che il fenomeno dell’abbandono e del randagismo si diffonda ulteriormente sul territorio.
Ribadiamo la nostra richiesta alle autorità competenti affinché si attivino immediatamente per sbloccare la campagna di sterilizzazione e per implementare un piano di intervento concreto e sistematico contro il randagismo (tavolo tecnico, microchippatura).
Gli animali abbandonati non possono aspettare ancora: è tempo di passare dalle parole ai fatti, per garantire la loro tutela e il rispetto dei diritti sanciti dalla legge.